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Segnalato da: laRepubblica, IlGiornale, Salute33, ForumSalute.it
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Miopia


Cos'è la miopia?


La miopia è un difetto visivo caratterizzato dalla difficoltà a vedere nitidamente gli oggetti lontani, mentre la visione da vicino risulta generalmente buona. Si tratta di una condizione molto diffusa, che può comparire già in età infantile o adolescenziale e progredire durante la crescita.


Dal punto di vista ottico, la miopia si verifica quando i raggi luminosi vengono messi a fuoco davanti alla retina invece che esattamente su di essa. Questo può accader per due ragioni:


  • Il bulbo oculare è più lungo del normale (miopia assiale);
  • La cornea o il cristallino hanno un potere refrattivo eccessivo.


In entrambe le situazioni, l’immagine degli oggetti distanti risulta sfocata, mentre quella degli oggetti vicini rimane relativamente nitida. Una persona miope, ad esempio, può leggere senza difficoltà ma avere difficoltà a vedere segnali stradali, la lavagna a scuola o i volti a distanza.


Gradi di miopia


La miopia non è una condizione uguale per tutti e viene classificata in base alla sua entità, misurata in diottrie (D):


  • Miopia lieve: fino a −3 diottrie;
  • Miopia media: tra −3 e −6 diottrie;
  • Miopia elevata (o grave): oltre −6 diottrie.


La distinzione è importante perché la miopia elevata non è solo un difetto refrattivo, ma può essere associata a un maggiore rischio di complicanze oculari, come degenerazioni retiniche, distacco di retina, glaucoma o maculopatia miopica.


Miopia semplice e miopia patologica


Nella maggior parte dei casi si parla di miopia semplice, una condizione stabile o lentamente progressiva che può essere corretta efficacemente con occhiali, lenti a contatto o chirurgia refrattiva.


Più raramente si sviluppa una miopia patologica, caratterizzata da un allungamento eccessivo del bulbo oculare e da alterazioni strutturali dell’occhio. Questa forma richiede controlli oculistici regolari e un approccio più specialistico.


miopia


Quali sono i sintomi della miopia?


I sintomi della miopia possono variare in base all’età, al grado del difetto visivo e alla velocità con cui la miopia si sviluppa. Nelle fasi iniziali, in particolare nei bambini e nei giovani adulti, i disturbi possono essere lievi e passare inosservati. Con il tempo, però, la difficoltà visiva diventa più evidente e inizia a interferire con le attività quotidiane. Tra i sintomi più frequentemente riferiti dalle persone miopi troviamo:


  • Visione offuscata degli oggetti lontani, come cartelli stradali, insegne, la lavagna a scuola o la televisione;
  • Necessità di strizzare gli occhi per cercare di mettere a fuoco;
  • Cefalea frequente, soprattutto dopo attività visive prolungate;
  • Affaticamento visivo (astenopia), con sensazione di pesantezza o bruciore agli occhi;
  • Difficoltà nella guida, in particolare di notte (ridotta visione notturna);
  • Ridotta percezione dei dettagli a distanza


Sintomi della miopia nei bambini


Nei bambini la miopia può manifestarsi in modo più subdolo. Alcuni segnali che dovrebbero indurre i genitori a richiedere una visita oculistica sono:


  • Tendenza ad avvicinarsi molto a libri, quaderni o schermi;
  • Sedersi nelle prime file a scuola per vedere la lavagna;
  • Strizzare frequentemente gli occhi;
  • Mal di testa ricorrenti o fastidio dopo la lettura


Identificare precocemente questi segnali è fondamentale, perché una miopia non corretta in età evolutiva può progredire rapidamente.


Sintomi della miopia elevata


Nelle forme di miopia elevata, oltre ai disturbi visivi classici, possono comparire sintomi più complessi, come:


  • Sensazione di distorsione delle immagini;
  • Riduzione del campo visivo;
  • Comparsa di mosche volanti (miodesopsie);
  • Lampi luminosi (fotopsie), che richiedono un controllo urgente per escludere problemi retinici


Per questo motivo, chi soffre di miopia medio-alta dovrebbe sottoporsi a controlli oculistici periodici, anche in assenza di sintomi evidenti.


Quali sono le cause?


La miopia è una condizione multifattoriale, cioè non dipende da un’unica causa. Nella maggior parte dei casi è il risultato dell’interazione tra fattori genetici, ambientali e comportamentali che influenzano la crescita e la forma del bulbo oculare. Di seguito una tabella riepilogativa che distingue le principali cause della miopia e ne spiega il ruolo.


CausaDescrizione
Predisposizione geneticaLa miopia tende a comparire con maggiore frequenza nei soggetti con uno o entrambi i genitori miopi. La componente ereditaria influisce soprattutto sull’età di insorgenza e sulla probabilità di sviluppare forme medio-elevate.
Crescita eccessiva del bulbo oculareÈ la causa anatomica più comune: l’occhio è più lungo rispetto alla norma, per cui le immagini si formano davanti alla retina anziché sulla retina stessa.
Fattori ambientaliLa scarsa esposizione alla luce naturale, soprattutto durante l’infanzia, è associata a un aumento del rischio di miopia.
Sovraccarico visivo da vicinoL’uso prolungato di dispositivi elettronici (smartphone, tablet, computer), la lettura a distanza ravvicinata e attività visive intense possono favorire l’insorgenza o la progressione della miopia, soprattutto nei soggetti predisposti.
Miopia scolasticaForma comune che compare in età scolare o adolescenziale, spesso correlata a un’intensa attività visiva da vicino e a una rapida crescita dell’occhio.
Patologie oculari o sistemicheAlcune malattie oculari o condizioni sistemiche rare possono essere associate a miopia secondaria. In questi casi la miopia è un sintomo di una condizione sottostante.
Uso scorretto della visioneIlluminazione inadeguata, posture scorrette e mancanza di pause durante il lavoro visivo possono contribuire all’affaticamento oculare e alla progressione della miopia.


Come si diagnostica la miopia?


La diagnosi della miopia avviene attraverso una visita oculistica che consente di valutare con precisione la capacità visiva, la salute dell’occhio e il grado del difetto refrattivo. È fondamentale affidarsi a un medico oculista, soprattutto nei bambini e negli adolescenti, per individuare precocemente la miopia e monitorarne l’eventuale progressione.


La diagnosi inizia con un colloquio durante il quale l’oculista raccoglie informazioni su difficoltà visive (soprattutto nella visione da lontano), eventuale affaticamento oculare o mal di testa, familiarità per miopia, abitudini visive e utilizzo di dispositivi digitali.


Questa fase è importante perché permette di inquadrare correttamente il problema e stabilire gli esami più appropriati da svolgere.


Il primo test prevede la valutazione della vista tramite ottotipi, ovvero le classiche tabelle con lettere o simboli posti a distanza. Nei soggetti miopi si osserva una ridotta acuità visiva da lontano, che migliora con l’uso di lenti correttive.


L’esame della refrazione permette di quantificare il grado di miopia ed è fondamentale per la prescrizione corretta di occhiali o lenti a contatto. Può essere eseguito:


  • In modo oggettivo, tramite autorefrattometro;
  • In modo soggettivo, chiedendo al paziente quale lente fornisce la visione più nitida.


Nei bambini e nei giovani, l’esame può essere effettuato dopo l’instillazione di colliri cicloplegici che bloccano temporaneamente la messa a fuoco, rendendo la misurazione più accurata.


Durante la visita, l’oculista esegue anche l’esame del segmento anteriore e del fondo oculare, per verificare lo stato della retina, del nervo ottico e delle altre strutture interne dell’occhio. Questo è particolarmente importante nei casi di miopia medio-elevata, che può essere associata a un maggior rischio di complicanze retiniche.


È importante sottoporsi a controlli regolari, soprattutto in età evolutiva, per monitorare l’andamento della miopia nel tempo e aggiornare, se necessario, la correzione visiva.


Come si cura la miopia?


La miopia non è una malattia, ma un difetto refrattivo che può essere corretto in modo efficace. La scelta del trattamento dipende da diversi fattori, tra cui età, grado di miopia, stabilità del difetto visivo, stile di vita e aspettative del paziente. L’obiettivo della cura è migliorare la visione da lontano, ridurre l’affaticamento visivo e, in alcuni casi, controllare la progressione della miopia, soprattutto nei bambini e negli adolescenti.


Correzione della miopia con occhiali


Gli occhiali da vista rappresentano la soluzione più semplice e sicura per correggere la miopia. Le lenti negative (divergenti) permettono di spostare l’immagine sulla retina, migliorando la visione da lontano. Sono indicati in tutte le età e possono essere utilizzati solo per la visione da lontano oppure in modo continuativo, nei casi di miopia più elevata.


Lenti a contatto


Le lenti a contatto offrono una correzione efficace e una migliore qualità visiva in alcune situazioni, soprattutto nello sport o nelle attività dinamiche. Possono essere:


  • Morbide;
  • Rigide gas-permeabili;
  • Usa e getta o a ricambio programmato.


In età pediatrica e adolescenziale, alcune lenti a contatto speciali sono utilizzate anche per rallentare la progressione della miopia, sempre sotto stretto controllo oculistico.


Ortocheratologia (Orto-K)


L’ortocheratologia è una tecnica non chirurgica che utilizza lenti a contatto rigide indossate solo durante la notte. Queste lenti modellano temporaneamente la superficie corneale, consentendo al paziente di vedere bene durante il giorno senza occhiali o lenti. È una soluzione particolarmente indicata nei bambini e nei giovani con miopia in progressione.


Chirurgia refrattiva per la miopia


La chirurgia laser rappresenta una soluzione definitiva per molti pazienti adulti con miopia stabile. Le tecniche più utilizzate sono:


  • PRK;
  • LASIK;
  • SMILE.


L’intervento rimodella la cornea per correggere il difetto visivo ma non tutti i pazienti possono farlo: è necessaria una valutazione oculistica completa per verificare stabilità della miopia, spessore corneale e salute dell’occhio. In caso di miopie molto elevate o cornee sottili, potrebbero essere valutate altre tecniche chirurgiche, come l’impianto di lenti intraoculari fachiche.


Controllo della progressione nei bambini


Nei bambini e negli adolescenti, oltre alla correzione ottica, è fondamentale contenere la progressione della miopia. Le strategie includono:


  • Uso di lenti specifiche per il controllo miopico;
  • Terapie farmacologiche (come basse dosi di atropina);
  • Aumento del tempo trascorso all’aperto;
  • Riduzione dell’affaticamento visivo da vicino.


In ogni caso, la gestione della miopia deve essere personalizzata e seguita da un oculista, con controlli periodici per monitorare l’evoluzione del difetto visivo.


Quanto tempo ci vuole per guarire dalla miopia?


La miopia non guarisce spontaneamente, perché non è una patologia ma un difetto refrattivo dell’occhio. Può essere, però, corretta in modo efficace e, in alcuni casi, trattata in modo definitivo. Il tempo necessario dipende dal tipo di trattamento:


  • Occhiali e lenti a contatto: la correzione è immediata. Una volta indossati, la visione migliora subito, ma il difetto persiste se la correzione non viene utilizzata;
  • Ortocheratologia: l’effetto sulla visione si ottiene generalmente dopo alcune notti di utilizzo e va mantenuto continuando il trattamento;
  • Controllo della progressione nei bambini: il percorso è graduale e richiede mesi o anni, con controlli periodici per rallentare l’aumento della miopia;
  • Chirurgia refrattiva: nella maggior parte dei casi il recupero visivo è rapido. Dopo l’intervento laser, molti pazienti vedono bene già dopo pochi giorni, mentre la stabilizzazione completa può richiedere alcune settimane.


È importante sottolineare che solo la chirurgia refrattiva può correggere in modo permanente la miopia, a condizione che il difetto sia stabile e il paziente idoneo. In tutti gli altri casi, si parla di correzione funzionale e non di guarigione definitiva.


È possibile prevenire la miopia?


La miopia non è sempre prevenibile, soprattutto quando è legata a fattori genetici. Oggi, però, sappiamo che è possibile ridurne il rischio di insorgenza e rallentarne la progressione, soprattutto nei bambini e negli adolescenti. Le principali strategie sono:


  • Aumentare il tempo trascorso all’aperto, poiché l’esposizione alla luce naturale sembra avere un effetto protettivo sullo sviluppo della miopia;
  • Limitare l’uso prolungato di dispositivi elettronici e di attività da vicino (lettura, smartphone, tablet), facendo pause regolari;
  • Mantenere una corretta distanza di lettura e una buona illuminazione durante lo studio o il lavoro;
  • Sottoporsi a controlli oculistici regolari, fondamentali per individuare precocemente il difetto visivo;
  • Utilizzare trattamenti specifici per il controllo della progressione, quando indicato dallo specialista (lenti particolari, ortocheratologia, colliri a basso dosaggio).


Negli adulti, una volta stabilizzata, la miopia tende a non peggiorare significativamente, ma resta importante monitorare la salute oculare nel tempo, soprattutto nelle miopie medio–alte, che possono essere associate a un maggior rischio di complicanze retiniche.


Domande Frequenti


Qual è la differenza tra miopia e astigmatismo?


La miopia causa una visione sfocata da lontano, mentre l’astigmatismo provoca una visione distorta o sfocata sia da vicino che da lontano, a causa di una forma irregolare della cornea o del cristallino.


Cosa succede se non si corregge la miopia?


Una miopia non corretta può causare affaticamento visivo, mal di testa, difficoltà nelle attività quotidiane e, nei casi più gravi, aumentare il rischio di complicanze oculari nel tempo.


Quando si può fare l'operazione per la miopia?


L’intervento laser per la miopia si può valutare quando il difetto è stabile, generalmente dopo i 18–20 anni, previa accurata visita oculistica specialistica.

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