logo
Segnalato da: laRepubblica, IlGiornale, Salute33, ForumSalute.it
Prenota una visita o un esame

Visita ginecologica: in cosa consiste, quando e ogni quanto farla?

La visita ginecologica è un esame mirato a monitorare la salute degli organi riproduttivi femminili, tra cui l'utero, le ovaie e la regione pelvica. Attraverso l'uso di strumenti specifici e la valutazione clinica, il ginecologo fornisce un'analisi approfondita dello stato di salute della paziente.


Questo articolo si propone di spiegare nel dettaglio in cosa consiste una visita ginecologica, con l’obiettivo di offrire una prospettiva chiara su come l’ispezione ginecologica possa rappresentare un tassello fondamentale nella tutela della salute femminile.



visita ginecologica


Come funziona la visita ginecologica?


La visita ginecologica comincia sempre con una chiacchierata tra il paziente ed il ginecologo. In questa fase, lo specialista porrà delle domande al paziente sul suo stato generale di salute e su quello della sua famiglia. Al paziente verrà, inoltre, chiesto di spiegare le ragioni per cui è stata presa la decisione di fare la visita ginecologica. Durante la visita, verranno affrontati argomenti come:


  • Malattie;
  • Infezioni;
  • Sessualità.


Ecco, nello specifico, alcune delle domande che lo specialista esperto in ginecologia potrebbe fare al paziente:


  • Qual è il motivo della visita ginecologica?
  • Hai mai avuto problemi di carattere ginecologico in passato?
  • Hai avuto qualche intervento chirurgico ginecologico o pelvico in precedenza?
  • Quanto dura in media il tuo ciclo mestruale?
  • Hai mai avvertito problemi di regolarità del ciclo mestruale?
  • Soffri di dolori mestruali significativi?
  • Hai una vita attiva dal punto di vista sessuale?
  • Utilizzi metodi contraccettivi durante i rapporti sessuali?
  • Riscontri dolore durante i rapporti sessuali?
  • Hai mai avuto una gravidanza?
  • Hai mai avuto aborti spontanei?


Il ginecologo potrebbe, dunque, fornire istruzioni precise per aiutare i pazienti a proteggersi dalle malattie sessualmente trasmissibili o da gravidanze indesiderate. Subito dopo il colloquio, comincerà la seconda parte della visita. Al paziente verrà chiesto di spogliarsi e, dunque, di togliere sia la gonna o i pantaloni e gli slip. 


Il discorso vale anche per le pazienti che non hanno ancora avuto rapporti sessuali. Il ginecologo avrà, infatti, la necessità di ispezionare anche la parte esterna dei genitali, attraverso la quale è possibile verificare la presenza di eventuali infezioni in corso o di problematiche legate allo sviluppo. 


Nel caso in cui il paziente abbia già avuto rapporti penetrativi, il ginecologo avrà l’esigenza di effettuare anche una visita ginecologica interna cioè di ispezionare la cavità vaginale. Ciò serve a verificare la presenza di infezioni e a controllare il collo dell’utero, il quale potrebbe ammalarsi a causa, ad esempio, del papilloma virus. L’ispezione ginecologica si avvale di uno strumento che prende il nome di speculum e che, inserito nella vagina, consente al ginecologo di osservare, per l’appunto, il collo dell’utero. 


Fatto questo, la visita dal ginecologo prosegue con l’inserimento, in maniera delicata, di un dito all’interno della vagina. Questo step può essere effettuato anche se l’imene (membrana mucosa che, in parte, ricopre l’orifizio esterno della vagina) è integro. Qualora questa parte della visita ginecologica dovesse causare imbarazzo o dolore, il paziente potrà tranquillamente darne comunicazione allo specialista che interromperà l’ispezione.


Nel caso in cui dovesse esservi l’esigenza di toccare l’interno della vagina, ad esempio per la valutazione di sintomi legati a malattie come l’endometriosi, il passaggio può avvenire per via rettale. Molte pazienti sono spaventate da questa eventualità. In verità, l’ispezione rettale non fa male, anche grazie all’utilizzo di sostanze lubrificanti. Il ginecologo, ovviamente, avrà l’accortezza di introdurre il dito con estrema delicatezza, toccando contemporaneamente la pancia del paziente. In questo modo, verrà riscontrata la presenza o meno di masse nella pancia.


In genere, la terza ed ultima parte della visita prevede un apposito esame ginecologico, o meglio una ecografia transvaginale. Chiaramente, questo passaggio non è obbligatorio ma conviene comunque sottoporsi all’esame, in quanto attraverso un’ecografia è possibile osservare dettagliatamente l’interno dell’utero e studiare le ovaie.


L’ecografia può essere effettuata:


  • Transitando direttamente per la cavità vaginale attraverso una piccola sonda;
  • Per via rettale;
  • Attraverso la pancia.


Dai 25 anni in poi, invece, è necessario sottoporsi ad un altro esame, meglio conosciuto come Pap Test. Anche questo esame viene svolto durante la visita ginecologica. Si tratta di un test molto importante ai fini della prevenzione del tumore del collo dell’utero, patologia causata dal papilloma virus e che si trasmette sessualmente. Durante il Pap Test, il ginecologo provvede a toccare la paziente all’interno della vagina tramite un cotton fioc. Il materiale viene strisciato su un vetrino e, successivamente, analizzato al microscopio.



Quando fare la prima visita ginecologica e ogni quanto ripeterla?


La prima visita ginecologica andrebbe fatta tra i 13 ed i 15 anni. Si tratta, infatti, dell’età in cui il corpo della donna è soggetto a grandi cambiamenti, dallo sviluppo al ciclo mestruale.


Dopo i 25 anni, come specificato poc’anzi, è necessario fare il Pap Test ed è fondamentale sottoporsi a questo test ogni tre anni. Si consiglia, in generale, di fare una visita ginecologica almeno una volta all’anno, per tutta la vita.


Che esami fare prima di andare dal ginecologo?


Non ci sono esami specifici da fare prima di andare dal ginecologo. In generale, non è necessario seguire una preparazione particolare nei giorni precedenti la visita. Il consiglio è soprattutto quello di provare a svuotare completamente la vescica e di lavarsi completamente, con una particolare attenzione, ovviamente, all’igiene intima.


Se, invece, parliamo di cose da non fare prima delle visite ginecologiche, sarebbe opportuno, soprattutto nei tre giorni che precedono la visita, evitare di utilizzare antimicotici per uso topico. Sarebbe importante, se possibile, evitare anche di effettuare lavande vaginali così come i rapporti sessuali prima della visita. Ciò potrebbe, infatti, irritare la vagina e rendere non validi i risultati del Pap Test.


In quale fase del ciclo si fa la visita ginecologica?


Per evitare che il sangue mestruale possa interferire con la visita ginecologica e, in particolare, con il Pap Test, sarebbe meglio andare dal ginecologo nel periodo compreso tra il decimo ed il diciottesimo giorno calcolato a partire dal primo giorno del ciclo mestruale.


Quanto dura una visita ginecologica?


La durata di una visita ginecologia si aggira intorno ai 15-25 minuti. Chiaramente, per rispondere con esattezza alla domanda su quanto dura una visita ginecologica, è necessario considerare la presenza o meno di quelle variabili che potrebbero allungare la durata della visita, come ad esempio il Pap Test o l’ecografia transvaginale.


Quanto costa una visita ginecologica?


Il costo dipende anche dalla struttura presso la quale viene prenotata la visita ginecologica. In ambito privato, dove i tempi potrebbero essere molto più brevi rispetto al comparto pubblico, le tariffe di una visita ginecologica si aggirano intorno ai 100 euro. Il prezzo dell’ispezione ginecologica potrebbe aumentare se durante il consulto vengono effettuati anche altri test come l’ecografia transvaginale e il Pap Test.


CONTATTI

Chiamaci

Servizio disponibile dal Lunedì al Sabato dalle ore 9:00 alle ore 18:00.

Fatti richiamare

Inserisci il tuo numero, ti richiameremo entro 4 ore lavorative:

Scrivici su:

whatsapp-follow

Whatsapp 3311232150

Dal Lunedì al Sabato dalle ore 9:00 alle ore 18:00.

Compila il Form:

Acconsento al trattamento dei dati personali ai sensi del regolamento europeo del 27/04/2016, n. 679 e come indicato nel documento normativa sulla privacy e cookies

Seguici su: