L’acufene è una percezione di suono in assenza di un corrispondente stimolo sonoro esterno. Questa sensazione può manifestarsi in varie forme, come fischi, ronzii, fruscii, sibili o ruggiti, e può interessare uno o entrambi gli orecchi. La sensazione associata agli acufeni può cambiare da un soggetto all’altro. Quando si presenta con una certa frequenza, questo disturbo può arrivare a condizionare il normale svolgimento delle attività quotidiane di chi ne è affetto.
I sintomi possono manifestarsi in uno o entrambi gli orecchi e possono essere continui o intermittenti. L'intensità del suono percepito può variare, presentandosi sotto forma di un lieve disturbo o di un rumore insopportabile. Spesso, gli acufeni sono più evidenti in ambienti silenziosi. Non a caso, chi soffre di acufeni potrebbe avere problemi nell’addormentamento o difficoltà a concentrarsi.
Inoltre, l'acufene può essere associato a una sensazione di pressione nell'orecchio, ipersensibilità ai suoni esterni (iperacusia) e, in alcuni casi, può provocare ansia, stress o depressione.
Le cause degli acufeni possono essere legate all’apparato uditivo ma non solo. Ricordiamo che l’apparato uditivo è suddiviso in:
Nell’ambito dell’orecchio esterno e medio, gli acufeni potrebbero essere causati da:
Per quanto concerne l’orecchio interno, tra le cause degli acufeni vanno citati:
L’acufene potrebbe essere, dunque, generato da un trauma acustico impulsivo (ad esempio, lo scoppio di un petardo) nonché dall’esposizione prolungata a rumori non fortissimi ma continuativi. Abbiamo, però, anche una serie di disturbi correlati all’acufene che non sono localizzati nell’apparato uditivo. Gli acufeni, infatti, potrebbero essere causati da:
La cosa migliore da fare è rivolgersi quanto prima ad uno specialista, in particolare ad un otorinolaringoiatra il quale sottoporrà il paziente ad una visita otorinolaringoiatrica. Durante il consulto, il medico potrebbe effettuare alcuni esami diagnostici, tra cui:
L'otoscopia è un esame visivo dell'orecchio esterno e del timpano effettuato con uno strumento chiamato otoscopio, dispositivo portatile dotato di una fonte di luce e una lente d'ingrandimento nonché di una punta conica, chiamata speculum, che viene inserita delicatamente nel canale uditivo. Il medico tira delicatamente l'orecchio del paziente per raddrizzare il canale uditivo e inserisce l'otoscopio, in maniera tale da osservare nel dettaglio il canale uditivo e il timpano.
Grazie a questo esame, l’otorino è in grado di rilevare la presenza di cerume, infezioni, corpi estranei o infiammazioni. Il timpano viene osservato per valutarne integrità, colore, trasparenza e presenza di eventuali perforazioni o infezioni.
La microotoscopia è una versione avanzata dell'otoscopia. l’impiego di un microscopio binoculare fornisce una visione ingrandita e più dettagliata del canale uditivo e del timpano. Grazie a questo strumento è possibile eseguire anche piccoli interventi chirurgici?
L'esame otofunzionale consiste in una serie di test che consentono di ottenere una valutazione completa delle funzioni uditive e vestibolari dell'orecchio, tra cui:
L’esame audiometrico tonale si svolge in una cabina insonorizzata. Al paziente viene fatta indossare una cuffia stereofonica collegata ad un macchinario, tecnicamente noto come audiometro, il quale emette dei suoni puri d’intensità e frequenza variabile. Il paziente dovrà rispondere alzando la mano soltanto nel caso in cui dovesse percepire un suono.
Se nel corso della visita otorinolaringoiatrica e degli esami venissero riscontrate delle anomalie, si potrebbe procedere con approfondimenti di secondo livello, come ad esempio:
Chiaramente, i possibili percorsi di cura sono direttamente collegati alle cause degli acufeni. Se, ad esempio, la causa dell’acufene è il bruxismo, il paziente verrà indirizzato ad uno gnatologo il quale, presumibilmente, suggerirà l’utilizzo di un bite. Se l’acufene dipende da un’otite acuta, si può ricorrere alla classica terapia farmacologica (antibiotici e cortisonici). In caso di pressione sanguigna elevata, l’acufene potrebbe essere curato tramite farmaci antipertensivi.
Va detto che, in alcuni casi, nonostante le varie indagini e gli sforzi, non si riesce a raggiungere la giusta corrispondenza tra terapia e causa. Resta il fatto che la principale causa degli acufeni è da ricercare nei danni uditivi da rumore o da decadimento. In circostanze del genere, la terapia farmacologica classica è quella maggiormente consigliata.
Non mancano, però, alcuni piani di cura e rimedi alternativi che possono prevedere:
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