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Segnalato da: laRepubblica, IlGiornale, Salute33, ForumSalute.it
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Fattori di rischio cardiovascolare: quali sono i più importanti?

I primi importanti studi sui fattori di rischio cardiovascolare risalgono al 1950, quando in una cittadina del Massachusetts, fu condotto uno studio su circa 20.000 persone, allo scopo di analizzarne le abitudini (attività svolte, comportamenti, alimentazione, stile di vita). Lo studio consenti di individuare i principali fattori di rischio cardiovascolare, vale a dire caratteristiche, condizioni o comportamenti che aumentano la probabilità di sviluppare problemi cardiaci, come l'infarto del miocardio, l'ictus e altre patologie legate al cuore e ai vasi sanguigni. Questi fattori possono essere modificabili (stile di vita e abitudini comportamentali) o non modificabili (età e predisposizione genetica). In questo articolo, andremo a descrivere gli elementi più importanti a cui prestare attenzione per contrastare o mitigare il rischio cardiovascolare.


fattori di rischio cardiovascolare


Fattori di rischio modificabili


Ecco una breve descrizione dei fattori di rischio modificabili, cioè di quei fattori sui quali è possibile intervenire tramite terapia farmacologica, dieta o altri cambiamenti nello stile di vita.


Ipertensione arteriosa


L'ipertensione arteriosa, o pressione alta, è un importante fattore di rischio cardiovascolare che si verifica quando la forza esercitata dal sangue contro le pareti delle arterie è costantemente elevata. Questa condizione può danneggiare le arterie, rendendole più rigide e meno elastiche e contribuendo all'aumento del carico di lavoro del cuore. Se non adeguatamente trattata, l'ipertensione può portare a gravi complicazioni come l'infarto del miocardio, l'ictus, l'insufficienza cardiaca e malattie renali. Inoltre, l'ipertensione può accelerare il processo di aterosclerosi, la formazione di placche nelle arterie, che restringe i vasi sanguigni e ostacola il flusso di sangue. Il controllo della pressione arteriosa attraverso modifiche dello stile di vita e, se necessario, l'uso di farmaci può aiutare a ridurre il rischio di eventi cardiovascolari gravi.


Fumo


Il fumo di tabacco è un significativo fattore di rischio cardiovascolare, poiché le sostanze chimiche presenti in esso presenti danneggiano il rivestimento interno delle arterie. Questo processo riduce l'elasticità dei vasi sanguigni e restringe le arterie, ostacolando il flusso sanguigno e aumentando il rischio di eventi cardiovascolari come infarto del miocardio e ictus. Inoltre, il fumo contribuisce all'aumento della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca, costringendo il cuore a lavorare di più. I fumatori hanno, tra l'altro, livelli più elevati di monossido di carbonio nel sangue, il che riduce la capacità del sangue di trasportare ossigeno. Smettere di fumare è una delle azioni più efficaci che si intraprendere per migliorare la propria salute cardiovascolare e ridurre il rischio di malattie cardiache.


Iperglicemia


L'iperglicemia (presenza di livelli elevati di glucosio nel sangue) è un fattore di rischio cardiovascolare strettamente associato al diabete mellito. Quando il glucosio nel sangue è costantemente alto, le pareti dei vasi sanguigni potrebbero danneggiarsi. Il processo di restringimento e indurimento delle arterie finisce per ridurre il flusso sanguigno e contribuisce all'aumento del rischio di eventi cardiovascolari come infarto del miocardio e ictus. Inoltre, l'iperglicemia può causare infiammazione e alterare la funzione endoteliale, aggravando ulteriormente i danni ai vasi sanguigni. Gestire i livelli di glucosio attraverso una dieta equilibrata, l'esercizio fisico e, se necessario, appositi farmaci può consentire di ridurre il rischio di complicazioni cardiovascolari nei pazienti diabetici e in prediabete.


Sedentarietà


La sedentarietà (scarsa attività fisica) è un altro fattore di rischio cardiovascolare. Uno stile di vita sedentario contribuisce a ridurre la funzionalità del sistema cardiovascolare, abbassare i livelli di colesterolo "buono" (HDL) e aumentare i livelli di colesterolo "cattivo" (LDL) e trigliceridi nel sangue. Di contro, svolgere regolarmente attività fisica aiuta a:

  • Mantenere il cuore e i vasi sanguigni in buona salute;
  • Migliorare la circolazione;
  • Ridurre la pressione sanguigna e contribuisce;
  • Tenere sotto controllo il peso corporeo.


Obesità


L'obesità è associata a una serie di condizioni che aumentano il rischio di sviluppo di malattie cardiovascolari, tra cui l'ipertensione, il diabete di tipo 2 e l'ipercolesterolemia. L'accumulo di grasso, in particolare nella regione addominale, può portare all'infiammazione cronica e all'insulino-resistenza. Una dieta equilibrata, abbinata allo svolgimento di regolare attività fisica, è fondamentale per tenere a bada le patologie cardiovascolari.


Ipercolesterolemia


L'ipercolesterolemia, cioè l'elevata concentrazione di colesterolo nel sangue, è uno dei principali fattori di rischio cardiovascolare. Quando i livelli di colesterolo, in particolare di colesterolo LDL ("cattivo"), sono troppo alti, esso può depositarsi sulle pareti delle arterie formando placche. Inoltre, l'ipercolesterolemia può danneggiare l'endotelio, il rivestimento interno delle arterie, e favorire l'infiammazione e la formazione di coaguli, ostacolando ulteriormente la circolazione sanguigna.


I fattori di rischio non modificabili


I fattori di rischio cardiovascolare non modificabili sono caratteristiche intrinseche e immutabili che possono aumentare la probabilità di sviluppare malattie cardiovascolari. Comprendere e riconoscere questi fattori è importante ai fini di una corretta valutazione complessiva del rischio cardiovascolare nonché per adottare misure preventive appropriate.


Età


L'età è uno dei principali fattori di rischio non modificabili per le malattie cardiovascolari. Con l'avanzare degli anni, il rischio di sviluppare condizioni come l'infarto del miocardio e l'ictus aumenta perché i vasi sanguigni tendono a perdere elasticità. Inoltre, il processo di invecchiamento è associato a cambiamenti nel cuore e nei vasi sanguigni che possono predisporre il soggetto allo sviluppo di malattie cardiovascolari.


Sesso


Il sesso è un altro fattore di rischio non modificabile. Generalmente, gli uomini tendono ad avere un rischio più elevato di malattie cardiovascolari rispetto alle donne, soprattutto prima della menopausa. Dopo la menopausa, il grado di rischio per le donne aumenta e può avvicinarsi a quello degli uomini, in parte a causa della diminuzione degli ormoni estrogeni, i quali hanno un effetto protettivo sul cuore e sui vasi sanguigni.


Predisposizione familiare


La presenza, all'interno di un nucleo familiare, di soggetti che hanno avuto malattie cardiovascolari rappresenta un importante fattore di rischio non modificabile. Se un parente stretto, come un genitore o un fratello, ha sofferto di malattie cardiache, specialmente se diagnosticato in età relativamente giovane, le probabilità di sviluppare condizioni simili aumentano significativamente. Ciò accade perché la predisposizione genetica può influenzare vari aspetti della salute cardiovascolare, come i livelli di colesterolo e la pressione sanguigna. Sebbene non sia possibile modificare i propri geni, essere consapevoli della propria storia familiare permette di adottare misure preventive più rigorose, come ad esempio adottare uno stile di vita sano e sottoporsi con maggiore regolarità alla visita cardiologica.

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