Gestire l'acidità di stomaco non è semplice. Fastidi e bruciori sono all'ordine del giorno, motivo per cui molto spesso i gastroenterologi consigliano di apportare dei cambiamenti al proprio stile di vita, a cominciare dall'alimentazione. Molti pazienti, a tal proposito si chiedono, ad esempio, quale sia l'impatto dello yogurt sul reflusso acido. I riscontri sembrano essere positivi, anche perché sono piuttosto risapute le proprietà benefiche dello yogurt per l'intestino, ma è necessario andare più a fondo della questione per ottenere una risposta più precisa.
Yogurt e acidità di stomaco: cosa dice la scienza?
Il reflusso acido, condizione nota anche come malattia da reflusso gastroesofageo, si verifica quando l'acido dello stomaco torna nell'esofago, causando irritazione e disagi di vario genere. Lo yogurt, da sempre, è considerato un alleato per la digestione, grazie ai suoi batteri probiotici che favoriscono la salute intestinale. Se da un lato i batteri presenti nello yogurt possono aiutare a regolare la digestione, dall'altro bisogna tenere conto dell'elevato contenuto di grassi o del grado di acidità che, in alcuni pazienti, potrebbe scatenare o peggiorare il reflusso.
È importante analizzare anche l'impatto che la tipologia di yogurt assunto potrebbe avere sul reflusso. Ad esempio, gli yogurt interi potrebbero non essere una scelta ottimale per chi soffre di acidità di stomaco. Ciò in quanto gli alimenti ricchi di grassi potrebbero favorire il rilassamento dello sfintere esofageo inferiore, cioè del muscolo che impedisce la risalita dell'acido gastrico. In tal senso, yogurt magri o senza grassi sembrerebbero rappresentare un'alternativa migliore.
Occhio, come anticipato poc'anzi, anche ai livelli di acidità. In commercio esistono, infatti, alcuni yogurt, come quelli aromatizzati o alla frutta, che contengono acidi e zuccheri aggiunti. Ciò potrebbe irritare l'esofago e causare un peggioramento dei sintomi.
Come scegliere lo yogurt migliore per il reflusso?
Alla luce delle considerazioni fatte nel precedente paragrafo, possiamo affermare che lo yogurt è un alimento che può essere assunto per contrastare l'acidità di stomaco, con le dovute accortezze di seguito indicate:
- Prediligere yogurt bianchi, magri e a basso contenuto di grassi o addirittura senza grassi, evitando il più possibile le varietà aromatizzate o zuccherate;
- Controllare l'etichetta della yogurt, optando per quelli che presentano la dicitura "contiene colture vive e attive";
- Prendere in considerazione lo yogurt greco, ad alto contenuto proteico e dalla consistenza più densa.
Per comprendere l'impatto dello yogurt sull'acidità di stomaco non resta che sperimentare cosa accade nel momento in cui lo si assume. È preferibile cominciare con piccole porzioni di yogurt magro. Se non si verifica alcun aggravamento dei sintomi allora non dovrebbero esserci controindicazioni rispetto all'aggiunta dello yogurt nella propria dieta. Al contrario, se i sintomi peggiorano potrebbe essere opportuno ridurre le porzioni. In circostanze del genere, comunque, conviene sempre rivolgersi ad uno specialista.
Reflusso acido e yogurt vegetali
Oggi, in commercio, esistono anche gli yogurt vegetali, come ad esempio quelli a base di soia, latte di mandorle, avena o cocco. Si tratta di un'opzione che viene, spesso, considerata da pazienti vegani o affetti da qualche intolleranza. Anche in questo caso valgono i consigli poc'anzi forniti. Se si tratta di yogurt poveri di grassi e che non contengono zuccheri aggiunti né aromi acidi allora non dovrebbero esserci controindicazioni rispetto alla loro assunzione.
Del resto, bisogna sottolineare che molti yogurt vegetali sono naturalmente meno acidi rispetto agli yogurt al latte e, dunque, il loro impatto sul sistema digerente potrebbe essere piuttosto delicato. Consigliamo sempre di prestare attenzione alle etichette, focalizzandosi sugli yogurt ricchi di probiotici.
Altri consigli per combattere l'acidità di stomaco
In generale, pensare che lo yogurt possa essere l'unica arma a disposizione per contrastare il reflusso potrebbe essere non del tutto corretto. Meglio fare tesoro di questi consigli ed integrare questo alimento all'interno di una strategia più vasta, che porti il paziente a tenere sotto controllo il proprio peso e ad abbracciare un regime alimentare oculato. In tal senso, è importante:
- Mangiare più volte al giorno ma in quantità minori;
- Evitare cibi che potrebbero scatenare il reflusso, come alcolici, caffeina e cibi piccanti;
- Non assumere pasti pesanti prima di andare a dormire;
- Dormire con la testa più sollevata, così da prevenire il cosiddetto reflusso notturno;
- Mantenere un buon peso-forma, in quanto eventuali chili in eccesso potrebbero favorire un aumento della pressione addominale.
Se soffri di reflusso e hai dubbi sull’alimentazione più adatta a te, contatta uno specialista in gastroenterologia per una valutazione approfondita.