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Segnalato da: laRepubblica, IlGiornale, Salute33, ForumSalute.it
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Gastroscopia

  1. Che cos’è la Gastroscopia
  2. Preparazione alla gastroscopia
  3. Come viene eseguita?
  4. Gastroscopia e dolore
  5. Gastroscopia con biopsia
  6. Gastroscopia e rischi
  7. L’alimentazione dopo la gastroscopia
  8. Video di una gastroscopia


Che cos’è la Gastroscopia

La Gastroscopia è un esame medico, anche detto Esofagogastroduodenoscopia, permette di osservare dall’interno la parte superiore del tubo digerente costituita da stomaco, esofago e duodeno fino solitamente alla seconda porzione di esso.

A cosa serve la Gastroscopia?

La Gastroscopia viene prescritta per diverse ragioni e rappresenta oggi uno dei migliori strumenti diagnostici a disposizione della medicina. Esso può essere richiesto per tutte le problematiche relative alla parte superiore dell’apparato digerente, in quanto fornisce la possibilità al medico di avere una visione diretta e chiara delle aree in esame, grazie ad una visione di immagini a colori ad alta definizione.

medico mentre esegue una gastroscopia

Fig.01 Medico mentre esegue una Gastroscopia

In generale, le problematiche per cui può essere richiesta una gastroscopia sono:

  • bruciori di stomaco;
  • reflusso gastroesofageo;
  • dolori addominali;
  • deglutizione difficile e dolorosa;
  • emorragie;
  • diagnosi di ulcere;
  • diagnosi di tumori;

La gastroscopia tradizionale e transnasale permetteranno al medico specialista di eseguire anche delle procedure chirurgiche cosiddette operative. Tramite degli opportuni strumenti collocati all’interno dell’endoscopio, sarà possibile eseguire il prelievo di campioni detti biopsie, eseguire piccoli interventi chirurgici, fermare eventuali sanguinamenti ed infine eseguire interventi di pronto soccorso.



Preparazione alla gastroscopia

La preparazione ad una gastroscopia prevede il rispetto di un’adeguata dieta alimentare.


Il paziente deve rimanere a digiuno dalla mezzanotte del giorno precedente, non deve quindi assumere nessun alimento solido o liquido, acqua compresa. Il paziente potrà comunque assumere la sua abituale terapia farmacologica (es. farmaci antipertensivi) in pochissima acqua. Se la gastroscopia è prenotata nel pomeriggio, il paziente dovrà rispettare un digiuno di almeno 5 ore. Potrà comunque fare una leggera colazione, preferibilmente composta da fette biscottate, succhi di frutta, camomilla o the.


Per quanto riguarda la sera precedente l’esame, si consiglia una cena leggera, preferibilmente una minestra in brodo vegetale. Ecco comunque una lista di cibi consigliati:


Cibi sconsigliati:

  • Carne di maiale
  • Cibi fritti
  • Latticini stagionati
  • Cibi da fast food(panini, kebab…)

Cibi consigliati:

  • Carne magra
  • Pesce
  • Brodi, meglio se sgrassati
  • The con fette biscottate
  • Camomilla

Sospensione di farmaci

  • Per tutti i pazienti: non assumere il giorno precedente farmaci antiacidi o sucralfato. Inoltre vanno anche sospesi 5 giorni prima i farmaci cosiddetti “inibitori della pompa protoica”;
  • Per i pazienti che assumono farmaci anticoagulanti, bisognerà informare il centro di endoscopia almeno 7 giorni prima dell’esame, in particolar modo se è prevista o è probabile l’esecuzione di una biopsia, l’asportazione di polipi o altre procedure operative. Lo specialista valuterà una sospensione temporanea di questi farmaci nei tempi e nei modi adeguati;
  • tutte le altre assunzioni di altri farmaci abituali non dovranno essere sospese fatto salvo specifiche indicazioni da parte dello specialista;


Come viene eseguita?

Procedura di esecuzione

L’esame può avere durata compresa tra i 10 e i 20 minuti. Questa stima temporale varia in base ad alcuni fattori: qualora l’esame non dovesse avere finalità operative il tempo diminuirà notevolmente. La gastroscopia viene eseguita generalmente in ambito ambulatoriale e non necessita di ricovero.


il gastroscopio

Fig.02 Il gastroscopio

Il paziente viene fatto sdraiare nel lettino sul fianco sinistro. Il medico o un suo assistente inizierà nell’introdurre il gastroscopio all’interno della bocca del paziente. Quello che la telecamera registrerà all’interno degli organi ispezionati verrà riprodotto su uno schermo pronto per essere analizzato in dettaglio dal medico. Durante l’esame potrà essere iniettato gas o acqua, utili per rendere più facile la visione degli organi.


La Gastroscopia, come noto, è una tipologia di esame invasivo che può richiedere spesso il ricorso alla sedazione, soprattutto se eseguita con tecnica tradizionale. Ecco le diverse modalità di sedazione:

  • in sedazione cosciente: è una tipologia di sedazione “blanda”, eseguita per via orale (gocce o pasticche) generalmente qualche minuto prima dell’inizio della gastroscopia. Questo tipo di sedazione si effettua con il ricorso a farmaci analgesici ed ipnotici, ed ha lo scopo di tranquillizzare lo stato emotivo del paziente, anche se quest’ultimo non dormirà completamente.

    In alcuni casi specifici (e su richiesta del paziente), potranno essere utilizzati dei farmaci che permetteranno una sedazione cosciente più avanzata rendendo, quindi, la sensazione di fastidio avvertita ancora meno marcata
  • in sedazione profonda o in anestesia: è il tipo di sedazione che permette al paziente di dormire completamente, permettendo quindi di non avvertire nessun tipo di fastidio o di dolore. Per questo motivo la sedazione profonda è spesso anche chiamata anestesia. La sedazione profonda è una tecnica sensibilmente più forte della sedazione cosciente, in quanto necessita di uno specialista anestesista che inietterà in modo continuo e controllato il farmaco sedativo durante tutto il corso dell’esame. Nella sedazione profonda la somministrazione avverrà per via endovenosa, mentre il paziente sarà disteso sul lettino. I farmaci per la sedazione profonda sono marcatamente più forti rispetto a quelli utilizzati per la sedazione cosciente ed hanno, allo stesso tempo, un numero maggiore di controindicazioni.

Gastroscopia Transnasale

La Gastroscopia Transnasale è una metodica mininvasiva, indolore, alternativa e sovrapponibile all’esame tradizionale, che risulta essere particolarmente meno fastidiosa e quindi meglio tollerabile dal paziente. Ma quali sono le differenze con la gastroscopia Tradizionale?

  • Preparazione: identica a quella tradizionale.
  • Sedazione: non necessaria per questo tipo di esame.
  • Tecnica: le caratteristiche tecniche dell’endoscopio utilizzato per la gastroscopia transnasale, che negli ultimi modelli è arrivato ad avere un diametro medio di poco più di 4 mm, consentono l’introduzione dello stesso attraverso una narice lasciando quindi libera la bocca ed evitando tutte le problematiche presenti nell’esame tradizionale quali senso di soffocamento, conati di vomito o senso di costrizione. Il paziente nel corso della Gastroscopia Transnasale riesce liberamente a parlare e deglutire contribuendo quindi a mantenere uno stato emotivo controllato e privo di particolare ansia o tensione.
  • Durata: simile o leggermente inferiore rispetto a quella della gastroscopia tradizionale

Gastroscopia Virtuale

La gastroscopia virtuale non è un esame endoscopico, bensì radiologico. Di conseguenza si ha la possibilità di valutare la prima porzione del tubo dirigente tramite una comune Tac. La gastroscopia virtuale ha una funzione esclusivamente diagnostica e non operativa, in quanto non permette di eseguire biopsie. Viene richiesta solo per casi selezionati.

Videocapsula Endoscopica

La videocapsula endoscopica è un particolare tipologia di esame che permette di ingerire una capsula con all’interno una videocamera. La videocamera ingerita permetterà di visionare, seppur parzialmente e spesso non in modo chiaro e preciso, solo alcuni parti dello stomaco. La videocapsula endoscopica viene raramente richiesta in sostituzione di una gastroscopia.



Gastroscopia e dolore

La Gastroscopia è dolorosa?

L’esame non è doloroso, ma può risultare particolarmente fastidioso a causa del senso di soffocamento o dei conati di vomito che lo strumento rischia di indurre, a causa del passaggio attraverso la bocca. Per questo motivo è opportuna una sedazione, non necessaria in caso di utilizzo della tecnica transnasale. La sedazione infatti permette di rilassare il paziente, rendendolo quindi più calmo e collaborativo nel corso dell’esame.

L’assenza di una corretta sedazione potrebbe senza dubbio ostacolare una corretta esecuzione dell’esame, soprattutto nel momento del passaggio della sonda endoscopico dalla bocca all’esofago, per via del particolare senso di soffocamento che potrebbe comportare. In determinate situazioni ovvero in presenza di pazienti con un livello di sensibilità maggiore, questi fastidi potrebbero essere anche leggermente più marcarti.

I dolori dopo la gastroscopia

Dopo aver seguito una gastroscopia potranno presentarsi dei fastidi o dei piccoli dolori che generalmente tenderanno a scomparire nelle 24 ore successive l’esame. I sintomi più comuni potrebbero essere:

  • Piccoli crampi allo stomaco;
  • Gonfiori generalizzati all’altezza dello stomaco;

I sintomi sopra indicati potrebbero essere anche leggermente più marcati nel caso in cui nel corso dell’esame lo specialista ha eseguito una o più biopsie. Qualora i sintomi dovessero essere marcati o non andare via, si consiglia di consultare un medico.



Gastroscopia con biopsia

Nel corso di una gastroscopia potrà essere necessario eseguire una o più biopsie. Si tratta di una procedura che può essere eseguita contestualmente all’esecuzione della Gastroscopia, è del tutto indolore e non traumatica, e viene eseguita in pochi secondi.

Le Biopsie

Sono utili soprattutto quando sono in atto processi infiammatori, ulcere, neoplasie ed altri disturbi o patologie dell’apparato digestivo. Con la biopsia il gastroenterologo può prelevare campioni di tessuto e sostanze organiche tramite delle opportune pinze chirurgiche miniaturizzate, che verranno analizzati per determinare la presenza di eventuali problemi allo stomaco. Infatti, il campione prelevato verrà inviato al laboratorio di analisi per studiarne la struttura, l’eventuale presenza di batteri o altri agenti che hanno determinato la presenza di patologie o infiammazioni.



Gastroscopia e rischi

Quali sono i rischi di una Gastroscopia?

Come ogni esame medico anche la gastroscopia può comportare dei rischi o per meglio dire delle complicazioni, anche se la possibilità che si presentino sono oggi quasi pari a zero. Grazie infatti alle recenti innovazioni tecnologiche e ad un affinamento progressivo delle tecniche endoscopiche, il rischio di complicazioni è stato notevolmente ridotto. Resta comunque fondamentale, al fine di evitare qualsiasi rischio, di affidarsi a specialisti e centri riconosciuti di eccellenza.


Ecco una lista dei possibili rischi:

  • Infezione causate da strumentazione non sterilizzata o sterilizzata non correttamente;
  • Emorragia causate da procedure non corrette a accidentali nel corso della gastroscopia ed in particolare nel corso delle biopsie;
  • Perforazione all’intestino, anch’esse causate da procedure non corrette nel corso dell’esame;

Se nelle 48 ore che seguono l’esame dovesse presentarsi dolore addominale, febbre, vomito di sangue o difficoltà respiratorie, avvertire subito il medico o recarsi in pronto soccorso.

Gli effetti collaterali più diffusi

Dopo l’esame potrebbero presentarsi degli effetti collaterali, soprattutto in soggetti che hanno una maggiore sensibilità alla sedazione. In particolare:

  • E’ probabile che per un paio di giorni il paziente possa accusare un mal di gola fastidioso;
  • E’ probabile che per qualche ora dopo la gastroscopia tradizionale ci si senta stanchi o assonnati, questa può essere una conseguenza della sedazione. Per questo motivo è necessario essere accompagnati in caso di gastroscopia con sedazione.


L’alimentazione dopo la gastroscopia

Dopo una Gastroscopia, il paziente potrà tornare alle normalità attività quotidiane e potrà tornare ad alimentarsi regolarmente. A meno che non sia stata eseguita una sedazione, si potrà mangiare anche dopo 30 minuti la fine dell’esame. In caso di sedazione invece, è consigliabile attendere almeno due ore per permettere all’organismo di riprendere le normali funzioni. E’ comunque buona norma nelle ore immediatamente successive l’esame, non assumere cibi particolarmente grassi, mangiare abbondantemente o assumere alcolici.

Cosa mangiare dopo una gastroscopia?

E’ bene aiutare lo stomaco a riprendere gradualmente le normali funzioni, preferendo questi cibi:

  • Cibi leggeri quali frutta, verdura, legumi;
  • Pasta non particolarmente condita o speziata;
  • Brodo meglio se vegetale;
  • Carne bianca;
  • Pesce azzurro;


Video di una gastroscopia

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