In questo articolo descriveremo in dettaglio le varie fasi di una Gastroscopia.
La prima fase dell’esame consisterà nel raccogliere tutte le informazioni cliniche del paziente. Sarà infatti richiesto di fornire tutti dettagli sulla propria salute e, per esempio, se si soffre di malattie cardiache o polmonari o di altre malattie che possono richiedere un’attenzione particolare prima, durante o dopo l’esame. Verrà inoltre chiesto di firmare un modulo con il quale verrà fornito il consenso a sottoporsi all’esame endoscopico dichiarando di essere stati informati adeguatamente.
Successivamente il paziente verrà fatto sdraiare sul lettino girato sul lato sinistro. Il medico o l’assistente inserirà delicatamente la punta del gastroscopio attraverso il naso o la bocca (a seconda della tecnica scelta) per poi guidarlo fino alla fine del primo tratto del tubo digerente, ovvero fino alle seconda porzione del duodeno. Durante l’esame, il medico e i suoi assistenti useranno tutte le precauzioni per rendere la procedura quanto più confortevole possibile. Se si è sottoposti alla tecniche tradizionale con sedazione, controlleranno costantemente la pressione del sangue, il battito cardiaco e il livello di ossigeno nel sangue. Operazioni non necessarie in caso di utilizzo della tecnica transnasale indolore. Nel corso dell’esame si valuterà la necessità di introdurre dell’aria con l’endoscopio per far distendere le pareti dello stomaco.

Fig.01 Strumento per eseguire la Gastroscopia
Al termine della Gastroscopia, specie se eseguito con tecnica tradizionale, potranno presentarsi alcuni problemi quali leggero bruciore alla gola o una sensazione di gonfiore all’addome. Di solito, questi sintomi sono dovuti soprattutto all’effetto dell’anestetico e dovrebbero sparire entro 12 ore.
Dopo qualche minuto dalla fine della Gastroscopia, si riceverà l’esito dallo specialista. Se siete stati sottoposti ad una sedazione profonda dovrete rimanere qualche ora in osservazione. E’ consigliabile infine non mettersi alla guida dopo essere stati sottoposti ad una sedazione. All’interno del referto verranno descritti in dettaglio gli esiti dell’esame indicando quindi, in caso di presenza di problematiche o patologie, le cure necessarie.
Durante l’esame potranno essere eseguite delle biopsie, procedura comunque non dolorose. In altri casi, il medico potrà usare l’endoscopio per risolvere un problema specifico come, per esempio, fermare il sanguinamento di un’ulcera.