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Segnalato da: laRepubblica, IlGiornale, Salute33, ForumSalute.it
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Isteroscopia

  1. Cos’è l’Isteroscopia
  2. Quando è necessaria una isteroscopia
  3. Preparazione
  4. Esecuzione dell’Isteroscopia
  5. Perché preferire l’Isteroscopia Indolore
  6. Effetti Collaterali
  7. Complicazioni
  8. Cosa fare dopo l’Isteroscopia?


Cos’è l’Isteroscopia

L’isteroscopia è un esame medico che permette di ispezionare l’utero avvalendosi di specifici strumenti, sia per fini diagnostici che operativi.


In particolare l’isteroscopia è una tecnica endoscopica che permette di ispezionare dettagliatamente la vagina, il collo dell’utero, il canale cervicale, la cavità uterina ed, infine, gli orifizi tubarici. Lo strumento si chiama isteroscopio, un sottile tubicino metallico simile ad una cannuccia per bere, con il diametro di circa 4mm che, grazie ad un flusso continuo di liquidi e gas, distende la cavità uterina e ne permette l’ispezione da parte dello specialista essendo dotato, alla sua estremità, di una telecamera che permette di proiettare le immagini ad un monitor posto davanti il medico.


L’isteroscopia, se eseguita con strumentazione di ultima generazione con circa 2mm di diametro e dotato di sistema “no-touch” (lo strumento non tocca le pareti della paziente) presenti presso i nostri centri specializzati, risulta essere una tecnica poca invasiva e del tutto indolore, permettendo quindi di ridurre notevolmente il disagio psicologico per la paziente.

isteroscopia

Fig.01 Isteroscopia

Quando è necessaria una isteroscopia

L’isteroscopia oggi è un esame largamente diffuso e può essere eseguito su donne di qualsiasi età, e può essere eseguita sia per finalità diagnostiche che operative.


Può essere richiesta una isteroscopia diagnostica per:

  • per valutare lo stato generale dell’utero;
  • in presenza di irregolarità del mestruo ovvero perdite insolite o per mestruazioni molto abbondanti;
  • dolore pelvico cronico;
  • problemi di infertilità;
  • attività mestruali dopo la menopausa;
  • quando la paziente ha difficoltà a rimanere incinta;
  • per la diagnosi di fibromi uterini.

Il ginecologo può servirsi dell’isteroscopia operativa per:

  • il trattamento di fibromi uterini;
  • il trattamento di polipi uterini;
  • la rimozione dei residui di natura placentare dopo un parto o dopo un aborto;
  • correzione delle aderenze uterine;
  • la contraccezione permanente ovvero la chiusura delle tube o sterilizzazione tubarica.
  • il trattamento del rivestimento dell’utero, l’endometrio;
  • raccogliere un campione di tessuto endometrioso e sottoporlo a biopsia.


Preparazione

L’isteroscopia necessita di una preparazione ad-hoc che la donna è tenuta a mettere in pratica per un’ottimale riuscita dell’esame stesso.


Ecco le informazioni di preparazione:

  • il medico specialista andrà informato di eventuali allergie a farmaci oltre che di eventuali terapie in atto, in questo modo si permetterà allo specialista di decidere se far sospendere la terapia o meno prima di effettuare l’esame;
  • è consigliato di indossare, il giorno dell’esame, vestiti comodi poiché dovranno esser rimossi per indossare il camice ospedaliero;
  • il medico consegnerà un questionario alla donna che dovrà compilare per segnalare eventuali allergie come allergie al nichel, al lattice o a farmaci in genere;
  • qualora l’isteroscopia sia di tipo operativo, sarà necessaria una anestesia. Ciò comporta che la donna debba rispettare un digiuno completo di almeno 8 ore antecedenti l’esame, onde evitare l’annullamento dell’esame stesso. In questo caso è bene che la paziente non si rechi ad effettuare l’esame da sola, in quanto l’anestesia generale potrebbe rallentare i riflessi per qualche ora successiva l’esame;
  • non occorre nessun regime alimentare particolare in caso di isteroscopia diagnostica;
  • il periodo ottimale, per la donna in età fertile, è quello di sottoporsi all’esame nei sette giorni che seguono le mestruazioni.


Esecuzione dell’Isteroscopia

Il tempo impiegato dallo specialista per effettuare l’esame è di circa 10 minuti, che può aumentare in caso di isteroscopia operativa.


La donna verrà fatta accomodare sul lettino medico e dovrà assumere la posizione ginecologica (con le gambe semi-alzate, sorrette da appositi supporti).

posizione del paziente nell'isteroscopia

Fig.02 Posizione del paziente nell’Isteroscopia


Il medico, a questo punto, inserirà l’isteroscopio all’interno della vagina, il quale sarà condotto all’interno dell’utero previa distensione delle pareti della cervice uterina, del canale cervicale, e della cavità uterina. Quello che la telecamera registrerà all’interno degli organi ispezionati verrà riprodotto su uno schermo pronto per essere analizzato in dettaglio dal medico. Durante l’esame potrà essere iniettato gas o acqua, utili per rendere più facile la visione degli organi.

isteroscopio

Fig.03 Isteroscopio


A prescindere dal fatto se l’esame è stato richiesto per finalità diagnostiche od operative, è prassi consolidata degli specialisti eseguire una o più biopsie (del tutto indolori) che verranno successivamente inviate presso un laboratorio specializzato. La biopsia permetterà di conferma o escludere l’eventuale presenza di patologie anche gravi.


Quando l’esame sarà completato e la paziente si sarà rivestita, lo specialista potrà fornire l’esito della valutazione endoscopica tramite il rilascio di un opportuno referto. In base all’esito sia dell’isteroscopia sia dell’esame istologico, lo specialista indicherà al paziente il percorso terapeutico da intraprendere oppure se eseguire ulteriori approfondimenti strumentali.

Sedazione e antestesia

Come qualsiasi altro esame endoscopico, anche l’isteroscopia può essere eseguita con il supporto della sedazione. L’esecuzione di un esame con sedazione o anestesia va valutato a seconda del caso:

  • In caso di isteroscopia diagnostica, fatto salvo specifiche indicazioni, l’esame viene eseguito con il supporto della sedazione in quanto generalmente la paziente potrà avvertire dei fastidi più o meno marcati, ma difficilmente si parla di dolore. Al fine di ridurre la presenza di questi fastidi, è consigliabile sottoporsi ad una isteroscopia cosiddetta “indolore”, eseguita con un isteroscopio innovativo dal diametro ultra-sottile;
  • In caso di isteroscopia operativa, anche in questo caso è ormai prassi consolidata eseguirla con il supporto della sedazione, in quanto la procedura risulta non solo dolorosa ma più lunga rispetto all’isteroscopia diagnostica. Possono essere richieste due tipologie di sedazione:
    • sedazione cosciente, la più blanda e viene eseguita con il ricorso ai farmaci analgesici ed ipnotici. la paziente rimarrà vigile ma rilassato, attutendo quindi la sensazione di dolore che potrà essere avvertita nel corso della procedura;
    • sedazione profonda (o più comunemente chiamata anestesia), viene realizzata tramite l’infusione continua di un farmaco che permette un rilassamento più profondo durante la procedura. In questo caso il paziente dormirà completamente e non avvertirà il minimo fastidio. Per richiedere questa tipologia di sedazione è necessaria la presenza del medico anestesista durante l’esame e la paziente dovrà eseguire le analisi del sangue ed un elettrocardiogramma prima di sottoporsi all’esame;

Isteroscopia Diagnostica

L’isteroscopia diagnostica, come ampiamente già argomento, viene richiesta dalla paziente per svolgere una valutazione dell’utero e per eseguire eventuali biopsie. Ecco come si svolge:

  • 1 - la durata della procedura diagnostica è breve, indicativamente di 5 minuti;
  • 2 - l’esame verrà eseguito in ambito ambulatoriale: la paziente verrà fatta sdraiare su un lettino e lo specialista, posto frontalmente ad essa, inserirà l’isteroscopio attraverso la vagina;
  • 3 - al termine dell’esame i risultati saranno immediati, fatto salvo per le biopsie per le quali si dovrà attendere il responso dal laboratorio;
  • 4 - la paziente, dopo l’esame, potrà tornare alle quotidiane attività. Potrà avvertire un leggero fastidio per le successive 24 ore, generalmente passeggero e non particolarmente fastiodoso;

Isteroscopia Operativa

L’isteroscopia diagnostica, come ampiamente già argomento, viene richiesta dalla paziente per svolgere una valutazione dell’utero e per eseguire eventuali biopsie. Ecco come si svolge:

  • 1 - la durata della procedura operativa può arrivare anche a 25/30 minuti, a seconda della procedura chirurgica che dovrà essere eseguita;
  • 2 - l’isteroscopia operativa verrà eseguita con il ricorso alla sedazione, è quindi necessario essere accompagnati. E’ sconsigliato mettersi alla guida di messi nelle successive 24 ore;
  • 3 - l’esame verrà eseguito in ambito ambulatoriale a patto che all’interno della struttura sia presente un anestesista che dovrà seguire passo dopo passo la procedura;
  • 4 - la paziente verrà fatta sdraiare su un lettino e lo specialista, posto frontalmente ad essa, inserirà l’isteroscopio attraverso la vagina. Nell’isteroscopia operativa lo specialista può essere aiutato da un suo assistente che si posizionerà al suo fianco;
  • 5 - la paziente, dopo l’esame, verrà trasferita in una sala di risveglio (se presente nella struttura) per permetterle un pieno recupero dalla sedazione;
  • 6 - A seconda delle tipologia di intervento, lo specialista prescriverà opportuni farmaci per limitare il dolore post-intervento e per garantire una decorrenza post-operatoria adeguata alla parte trattata;


Perchè preferire l’isteroscopia indolore

L’isteroscopia eseguita con strumento tradizionale ha un diametro di circa 4mm. L’esecuzione dell’esame con questa strumentazione non è dolorosa ma può provocare dei fastidi, in alcune occasioni anche intensi soprattutto nel momento dell’inserimento dello strumento.


Al fine di evitare simili fastidi, può essere richiesta l’isteroscopia con strumentazione di ultima generazione ovvero con diametro di circa 2mm. Questa tecnica prevede inoltre il ricorso al sistema denominato “no-touch”, ovvero si procede in modo tale che lo strumento non tocchi le pareti della paziente grazie al ricorso di insufflazione continua di gas e liquidi. In questa condizione i fastidi si riducono quasi completamente e l’esame risulterà essere particolarmente più confortevole.


Questi i vantaggi di ricorre all’isteroscopia denominata “indolore”:

  • tempi di esecuzione più rapidi;
  • maggior comfort per la paziente;
  • la paziente è psicologicamente più tranquilla ed avrà uno stato emotivo più controllato;
  • si riducono generalmente i fastidi potenzialmente presenti nelle 24 ore successive l’esame;
  • la paziente può essere più collaborativa nel corso dell’esame;


Effetti Collaterali

Gli effetti collaterali dell’isteroscopia sono generalmente di lieve entità e temporanei.

Parliamo infatti di:

  • possibile sanguinamento vaginale dovuto ad eventuali lesioni provocate dal passaggio dell’isteroscopio. La durata di queste perdite non supera i 7 giorni
  • possibile senso di spossatezza se l’isteroscopia è stata di tipo operativo
  • possibile dolore e\o crampi addominali. In questo caso il medico può prescrivere un antidolorifico che manterrà il dolore sotto controllo


Complicazioni

Le complicanze dopo una isteroscopia sono piuttosto rare; si parla infatti di 5 pazienti ogni 5000. La paziente dovrà recarsi in ospedale se:

  • avrà dolori addominali intensi che non si attenuano con l’assunzione dell’antidolorifico
  • avrà febbre che supera i 38°C
  • il sanguinamento vaginale risulta importante e protratto e\o di un colore scuro e maleodorante


Cosa fare dopo l’Isteroscopia?

In caso di isteroscopia diagnostica, il ginecologo esporrà alla donna il risultato dell’esame subito dopo; insieme a queste informazioni darà indicazioni pratiche di trattamenti, qualora necessari.


Se il ginecologo, durante la proceduta, ha ritenuto opportuno prelevare un piccolo campione di endometrio per sottoporlo ad una biopsia, si dovranno attendere i risultati istologici per circa 10 giorni.


In caso di isteroscopia operativa, invece, il materiale asportato tramite questa pratica ambulatoriale, è necessario attendere 10 giorni circa per i risultati istologici del materiale organico prelevato.

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