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Segnalato da: laRepubblica, IlGiornale, Salute33, ForumSalute.it
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Rinoscopia nasale anteriore e posteriore: cos’è, a cosa serve e come si svolge?

Cos’è la rinoscopia?


La rinoscopia è una procedura medica utilizzata per esaminare l'interno del naso. Questa tecnica permette ai medici di visualizzare e valutare le strutture nasali, incluse le cavità nasali, i turbinati, il setto nasale e altre aree delle vie respiratorie superiori. Esistono due tipologie di rinoscopia:


  • Rinoscopia anteriore;
  • Rinoscopia posteriore.

rinoscopia nasale anteriore posteriore

Rinoscopia anteriore: come si esegue e a cosa serve?


La rinoscopia anteriore si esegue con uno strumento chiamato speculum nasale. Il medico indossa una lampada frontale, così da avere le mani libera, e punta la luce nel naso del paziente. Lo speculum viene posizionato prima in una e poi nell’altra narice. La procedura si completa in meno di un minuto. La rinoscopia nasale anteriore consente di valutare:


  • Lo stato della mucosa nasale;
  • Secrezione;
  • Posizione del setto nasale;
  • Eventuale presenza di corpi estranei, escrescenze anomale e masse nasali.


Può essere eseguita con o senza l'impiego di un decongestionante nasale topico.


Rinoscopia posteriore: a cosa serve e come si svolge?


La rinoscopia posteriore permette di esaminare le strutture retronasali, in particolare:


  • L'estremità posteriore del setto nasale;
  • L'estremità posteriore del turbinato (osso nasale);
  • Fossa di Rosenmüller;
  • Apertura della tuba di Eustachio;
  • Superficie superiore del palato molle. 


Può essere eseguita tramite:


  • Specchio rinofaringeo;
  • Rinofibroscopio. 


In caso di rinoscopia con specchio rinofaringeo, il paziente viene fatto accomodare in una posizione confortevole. Un anestetico locale potrebbe essere spruzzato nella gola e nel naso per ridurre il disagio e il riflesso faringeo. Il medico riscalda lo specchio per poi introdurlo delicatamente attraverso la bocca, dirigendolo verso la parte posteriore del naso (rinofaringe). In questo modo, l’otorino è in grado di osservare nel dettaglio le strutture del rinofaringe, in particolare:


  • Adenoidi;
  • Parte posteriore dei turbinati nasali;
  • Apertura delle tube di Eustachio.


La procedura è molto semplice e si completa in circa un minuto.


Nel caso in cui venga utilizzato un rinofibroscopio, di fatto si effettua una vera e propria procedura di endoscopia nasale diagnostica, grazie alla quale è possibile analizzare dettagliatamente le strutture interne del naso e/o della gola, così da poter rilevare e diagnosticare anomalie nell'area rinofaringea. 


Il rinofibroscopio è uno strumento sottile, rigido o flessibile con una telecamera all’estremità. Alcuni rinofibroscopi sono, per giunta, dotati di aspiratori e pinze (strumenti da presa) che possono essere utilizzati per pulire il naso, i seni o la gola ed eseguire, se necessario, una biopsia (raccolta di campioni di tessuto da sottoporre ad apposite analisi in laboratorio).


La procedura richiede pochi minuti e, per ridurre al minimo il disagio, è possibile ricorrere ad un anestetico locale. Anche i bambini possono sottoporsi alla rinoscopia posteriore tramite procedura endoscopica. L’esame aiuta l’otorinolaringoiatra a determinare la presenza di patologie o condizioni come:


  • Congestione nasale di lunga data;
  • Sinusite cronica;
  • Polipi nasali o crescita anormale nel naso;
  • Tumori nasali;
  • Ostruzione nasale;
  • Corpo estraneo nel naso o nella gola;
  • Epistassi (sanguinamento dal naso);
  • Disfonia (problemi con la parola);
  • Apnea ostruttiva notturna;
  • Disfasia (difficoltà a deglutire).


Lo specchio rinofaringeo offre una visione limitata rispetto al rinofibroscopio, il quale fornisce immagini più dettagliate e può esplorare angoli e recessi difficilmente accessibili con l’altro strumento. Entrambe le procedure potrebbero comportare lievi disagi ma l'impiego di anestetici locali generalmente è sufficiente per ridurre al minimo dolori e fastidi.


Quando fare una rinoscopia?


Vi sono diverse situazioni in cui può essere necessario o consigliato sottoporsi a una rinoscopia. Ecco alcuni dei casi più comuni:


  • Sintomi nasali persistenti, come ad esempio congestione nasale, rinorrea ed epistassi;
  • Difficoltà respiratorie (sensazione di blocco nelle vie nasali);
  • Infezioni a livello dei seni paranasali (sinusite) o della mucosa nasale (rinite);
  • Dolore localizzato nell’area del naso o dei seni paranasali;
  • Disturbo dell’olfatto, come ad esempio l’anosmia (perdita totale dell’olfatto) o iposmia (diminuzione della capacità olfattiva);
  • Polipi nasali;
  • Traumi nasali;
  • Allergie;
  • Valutazione pre-operatoria, per la pianificazione chirurgica di interventi al setto nasale e/o ai seni paranasali;
  • Per identificare masse sospette, tumori benigni o maligni all'interno del naso o del rinofaringe.


Quanto costa una rinoscopia?


Il costo di una rinoscopia può oscillare tra 80 € e 120 €. Sono diverse le variabili che potrebbero influenzare il prezzo finale dell'esame:


  • Struttura presso la quale viene richiesta la prestazione (pubblica o privata);
  • Area geografica;
  • Esperienza e reputazione dell’otorinolaringoiatra o della struttura specializzata in trattamenti nell’ambito dell’otorinolaringoiatria.


Solitamente, il costo della rinoscopia non è compreso in quello della prima visita otorinolaringoiatrica.

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