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Segnalato da: laRepubblica, IlGiornale, Salute33, ForumSalute.it
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Visita senologica: quando farla, cosa comprende, chi la fa

La visita senologica rappresenta un fondamentale strumento di prevenzione e monitoraggio della salute delle donne. Dedicata alla valutazione delle condizioni della mammella, questa visita costituisce uno step importante nella lotta contro il cancro al seno, una delle principali cause di mortalità femminile nel mondo occidentale. Attraverso esami clinici accurati e, quando necessario, l'ausilio di tecniche diagnostiche avanzate, la visita senologica mira a individuare precocemente eventuali anomalie o patologie, allo scopo di consentire interventi tempestivi e più efficaci. In questa guida, esploreremo quando è consigliabile sottoporsi a questa visita, cosa essa comprende e chi sono i professionisti che la conducono.


visita senologica


Cos'è la visita senologica?


La visita ginecologica rappresenta un importante strumento di prevenzione, mirando a individuare eventuali anomalie o patologie a carico del seno. Durante la visita senologica, il medico esegue una serie di esami fisici e valuta eventuali segni o sintomi che possono indicare la presenza di problemi al seno, come noduli, cambiamenti nella forma o nella consistenza della mammella, secrezioni anomale dal capezzolo o dolori persistenti. In alcuni casi, possono essere richiesti anche esami di imaging, come la mammografia o l'ecografia mammaria, per una valutazione più approfondita della salute del seno.


Quando farla?


Solitamente, già dopo i 20 anni una donna può cominciare ad effettuare le prime visite senologiche. In sostanza, lo screening può essere avviato dopo lo sviluppo definitivo della mammella. Nel caso in cui vi siano parenti di primo grado che sono o sono stati affetti da tumore alla mammella, si consiglia di sottoporsi con una maggiore frequenza alla visita al seno.


Cosa comprende la visita senologica?


Spesso, si tende a pensare che il primo passaggio di una visita senologica sia la palpazione. In realtà, le cose non stanno proprio così. Lo specialista, infatti, comincia la visita con l'osservazione delle mammelle. Questo passaggio consente, infatti, di notare sin da subito eventuali anomalie, come ad esempio rigonfiamenti. Affinché l'osservazione possa essere effettuata nel migliore dei modi, molto importante è usufruire della giusta illuminazione. La luce, infatti, può evidenziare irregolarità cutanee che potrebbero corrispondere a dei noduli.

Il passaggio successivo della visita senologica è la palpazione. Lo specialista, tramite una mano posizionata a piatto, comincia ad ispezionare le mammelle a 360 gradi. Si comincia, in genere, da una compressione lieve, per valutare le zone più superficiali, per poi proseguire con una compressione più profonda, ruotando completamente il capezzolo fino a tornare al punto di partenza. L'indagine va sempre estesa anche alla zona retroareolare, spesso sede di patologie mammarie. L'attività di compressione va, comunque, estesa anche al capezzolo. Lo specialista deve, infatti, valutare l'eventuale presenza di secrezioni, vale a dire una fuoriuscita di liquido dal capezzolo. Qualora ciò dovesse accadere, sarà necessario analizzare attentamente il colore di questo liquido, magari apponendolo su un batuffolo di ovatta, così da poterlo osservare meglio.

In ogni caso, la fuoriuscita di liquido non sempre è da intendere come sintomo di problemi gravi. Del resto, non si può non considerare che la mammella è un organo che, per sua natura, ha la funzione di produrre liquido, vale a dire latte. Successivamente, si passa alla valutazione del cavo ascellare. In alcuni casi, infatti, anche in assenza di noduli a livello della ghiandola mammaria, potrebbero esservi dei linfonodi patologici nel cavo ascellare.

Un nodulo non desta preoccupazione quando ha dei contorni netti. Di contro, un nodulo da tenere maggiormente sotto osservazione avrà dei contorni irregolari. Inoltre, può apparire meno mobile e con una certa fissità sulla cute della mammella. Paradossalmente, potrebbe essere meno preoccupante un nodulo che, alla palpazione, causa dei dolori piuttosto che un nodulo cosiddetto silente.


Come effettuare un'autopalpazione?


Sebbene sia sempre consigliato sottoporsi con una buona frequenza ad una visita senologica, è possibile ottenere indicazioni utili anche tramite l'autopalpazione. Tale procedura va effettuata prima davanti allo specchio, cosicché la paziente possa osservare la propria mammella, e successivamente distesa sul letto. La mano deve essere omolaterale alla mammella che si sta osservando, possibilmente sopra la testa. La mano controlaterale, invece, deve palpare la mammella.


Cosa fare dopo la visita al seno?


Alla visita senologica potrebbero seguire ulteriori esami, in particolare l'ecografia mammaria, soprattutto in pazienti in età giovanile sintomatiche, mentre invece in età più avanzata potrebbe essere consigliata una mammografia, sempre associata all'ecografia. Nelle donne over 40, i controlli senologici dovrebbero essere effettuati a cadenza annuale.


Chi fa la visita senologica?


La visita senologica può essere effettuata sia da un ginecologo che da un senologo. Il ginecologo è un medico specializzato nella salute riproduttiva della donna e nella gestione delle patologie ginecologiche, ma spesso ha competenze anche nella diagnosi e nel monitoraggio delle patologie del seno. D'altra parte, il senologo è un medico specializzato specificamente nella diagnosi e nel trattamento delle malattie della mammella.


Entrambi i professionisti sono qualificati per eseguire la visita senologica e sono in grado di valutare la salute del seno, eseguire esami clinici e, se necessario, prescrivere ulteriori test diagnostici come la mammografia o l'ecografia mammaria. La scelta tra ginecologo e senologo dipende spesso dalle preferenze della paziente, dalle indicazioni cliniche specifiche e dalla disponibilità di risorse sanitarie nella propria area. In entrambi i casi, l'importante è sottoporsi regolarmente a questa visita per monitorare attentamente la salute del seno e affrontare qualsiasi problema in modo tempestivo.


È possibile fare una visita ginecologica e senologica insieme?


In alcuni casi, è possibile effettuare la visita ginecologica e senologica contemporaneamente. Questo approccio è particolarmente conveniente per le pazienti, in quanto consente di sottoporsi a entrambe le visite nello stesso appuntamento, ottimizzando così il tempo e riducendo la necessità di ricorrere a visite separate. Poiché entrambe le visite sono generalmente non invasivi e indolori, possono essere facilmente eseguite insieme. In ogni caso, è fondamentale che lo specialista che conduce l'esame sia competente sia in ambito ginecologico che senologico, in modo da garantire una valutazione completa e accurata della salute del seno e degli organi riproduttivi. Questo approccio integrato può essere particolarmente vantaggioso per le donne che desiderano una valutazione complessiva del proprio stato di salute e per coloro che hanno una storia familiare di patologie al seno o ginecologiche.

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