I polipi nasali o poliposi nasale sono escrescenze di natura non cancerosa e indolore che si formano nella mucosa che riveste il naso e i seni paranasali. Possono variare in dimensioni, assumere una colorazione giallo-marrone rosa e la forma di una lacrima o di un acino d'uva. Possono crescere in una sola oppure in entrambe le narici. La poliposi nasale colpisce circa il 40% della popolazione, con un'incidenza maggiore riscontrata soprattutto negli uomini adulti e di mezza età. I polipi nasali rappresentano una patologia recidivante, in virtù del fatto che le attuali opzioni di trattamento agiscono sui sintomi.
Quali sono i sintomi della poliposi nasale?
I polipi nasali, se piccoli, potrebbero non causare alcun sintomo. Se tendono a crescere, invece, potrebbero arrivare a bloccare le cavità nasali, accompagnandosi a sintomi e condizioni come:
- Naso chiuso o congestione nasale;
- Naso che cola o rinorrea;
- Epistassi o sanguinamento del naso;
- Russamento;
- Cefalea;
- Perdita dell'olfatto e del gusto;
- Scolo retronasale;
- Dolore ai denti;
- Prurito intorno agli occhi;
- Attacchi d'asma (nei soggetti asmatici);
- Apnea notturna e altri disturbi del sonno;
- Difficoltà respiratorie;
- Sinusite (infezioni dei seni paranasali).
Cosa causa i polipi nasali?
Ciò che si sa con certezza è che infezioni, allergie o qualsiasi condizione che causi un'infiammazione di lunga durata nel naso o nei seni nasali può aumentare il rischio di comparsa di polipi nasali. La scienza, però, non è ancora riuscita a comprendere le ragioni in base alle quali alcuni soggetti sviluppano la poliposi nasale e altri no, pur avendo gli stessi sintomi. In ogni caso, vi sono alcune condizioni che senza dubbio rappresentano dei fattori di rischio per la poliposi nasale, vale a dire:
- Rinite allergica;
- Asma;
- Fibrosi cistica;
- Ipersensibilità a farmaci antinfiammatori non steroidei come aspirina o ibuprofene;
- Infezioni croniche dei seni nasali;
- Infezioni ai denti;
- Carenza di vitamina D;
- Presenza in famiglia di altre persone che hanno già avuto polipi nel naso;
- Sindrome di Churg-Strauss.
Quali sono le possibili complicazioni?
Le infezioni dei seni nasali in corso associate alla poliposi nasale possono causare complicazioni rare ma potenzialmente gravi e pericolose come:
- Infezione ossea (osteomielite) e perdita ossea;
- Ascessi che possono diffondersi alle orbite oculari e al cervello;
- Meningite (infezione dei tessuti attorno al cervello e al midollo spinale).
Cosa fare in caso di polipi nasali?
CI sintomi della sinusite cronica e dei polipi nasali sono comuni a molte altre malattie, tra cui il raffreddore. Consigliamo di consultare un medico se tali sintomi dovessero protrarsi per più di 10 giorni o, comunque, se il paziente dovesse avvertire:
- Diplopia (visione doppia) o altri significativi cambiamenti nella vista;
- Gonfiore intorno agli occhi;
- Collo rigido;
- Mal di testa forte che continua a peggiorare.
È altrettanto importante rivolgersi ad uno specialista nel caso in cui il paziente dovesse notare un'escrescenza su un solo lato del naso. In alcune circostanze, infatti, questa condizione è associata non tanto alla poliposi nasale, quanto piuttosto ad un tumore nasale o paranasale.
Come si diagnosticano i polipi nasali?
Per un'accurata diagnosi di poliposi nasale, è innanzitutto fondamentale sottoporsi ad una visita otorinolaringoiatrica, durante la quale uno specialista nel trattamento delle patologie del naso, meglio noto come otorinolaringoiatra, provvederà a:
- Osservare l'interno del naso del paziente con un endoscopio, strumento sottile e tubolare dotato di una telecamera e di una fonte luminosa;
- Analizzare la sua storia clinica, focalizzandosi in particolare su allergie, asma o infezioni dei seni nasali;
- Informarsi sui sintomi lamentati dal paziente.
In caso di dubbi o qualora lo specialista ritenesse opportuno approfondire ulteriormente il quadro clinico del paziente, potrebbe essere consigliato ricorrere ad una TC (tomografia computerizzata) o a una RM (risonanza magnetica), grazie alle quali potrebbe essere più semplice giungere a determinare le dimensioni e la posizione del polipo o dei polipi. Non è da escludere la possibilità di ricorrere ai test allergologici, così da poter identificare gli allergeni che causano l'infiammazione nasale e, di conseguenza, i polipi.
Qualora la poliposi nasale colpisca un bambino, potrebbe essere necessario procedere all'esecuzione del test per la fibrosi cistica, condizione ereditaria che colpisce le cellule che producono muco, sudore e i succhi che aiutano a digerire il cibo. Ciò in quanto esiste una forte correlazione tra la poliposi nasale nei bambini e la fibrosi cistica.
Come prevenire la poliposi nasale?
Ecco alcuni comportamenti che è possibile mettere in atto per ridurre le probabilità di comparsa o di recidiva dei polipi nasali:
- Evitare qualsiasi sostanza che possa irritare il naso (fumi chimici, polvere, fumo di tabacco);
- Evitare di respirare allergeni o irritanti presenti nell'aria;
- Lavarsi spesso le mani, così da proteggersi dalle infezioni che possono causare irritazione e gonfiore del naso e dei seni paranasali;
- Utilizzare, all'interno delle mura domestiche, un dispositivo noto come umidificatore, utile per inumidire le vie respiratorie;
- Eseguire lavaggi nasali o spray nasali;
- In presenza di allergie e asma, seguire alla lettera le indicazioni ed il piano di trattamento suggerito dallo specialista.
Polipi nasali: il trattamento
Il trattamento dei polipi nasali verrà stabilito dallo specialista in base alla gravità della situazione. I due approcci maggiormente utilizzati sono quello farmacologico e l'intervento chirurgico. È giusto sottolineare sin da subito che, in caso di rimozione chirurgica, i polipi nasali potrebbero ricrescere nel corso del tempo. I farmaci di solito non eliminano i polipi nasali ma potrebbero riuscire ad alleviare i sintomi. In tal senso, le opzioni di trattamento maggiormente avallate sono le seguenti:
- Spray nasali steroidei;
- Steroidi da assumere per via orale, come il prednisone;
- Farmaci biologici;
- Antibiotici, soprattutto se viene riscontrata un'infezione.
Qualora la terapia farmacologica dovesse rivelarsi inefficace e in presenza di polipi di grandi dimensioni, potrebbe essere necessario rimuoverli tramite un intervento chirurgico ai seni nasali. Lo specialista potrebbe ricorrere all'endoscopia nasale per eseguire:
- Polipectomia;
- Chirurgia endoscopica sinusale (FESS).
La polipectomia prevede l'utilizzo di piccoli strumenti, come forbici chirurgiche o lacci, che consentono di afferrare e rimuovere i polipi all'interno del naso. In caso di polipi ancora più grandi, un intervento di chirurgia endoscopica dei seni paranasali potrebbe rappresentare la soluzione più adeguata. In entrambi i casi, si tratta di procedure mininvasive, nel senso che il chirurgo esegue l'intervento operando esclusivamente all'interno delle narici, senza incisioni o suture visibili. Rispetto alla polipectomia, la chirurgia endoscopia sinusale prevede che il paziente venga completamente sedato (anestesia generale).