La rinite è una condizione comune che si caratterizza per l'infiammazione della mucosa nasale. A seconda della causa da cui deriva, si suddivide in rinite allergica e non allergica. È possibile, inoltre, distinguere tra rinite acuta e cronica. Conoscere le differenze tra le varie tipologie di rinite è fondamentale ai fini di una diagnosi accurata e di un piano di trattamento efficace.
Rinite acuta e cronica: quali sono le differenze?
La rinite acuta è un'infiammazione di breve durata (10-15 giorni al massimo) della mucosa nasale causata da vari virus, in particolare il raffreddore. Può colpire sia i bambini che gli adulti. I sintomi della rinite acuta sono:
- Naso che cola;
- Starnuti;
- Congestione;
- Febbre bassa;
- Perdite post-parto;
- Tosse.
Può essere curata con decongestionanti o antistaminici.
La rinite cronica è l'infiammazione persistente del rivestimento delle vie nasali. È una condizione che può protrarsi fino a circa 12 settimane e che può essere causata da un'infiammazione o da un'infezione virale. I sintomi tipici della rinite cronica sono:
- Congestione nasale;
- Rinorrea;
- Starnuti
- Prurito nel naso, nella gola o nelle orecchie;
- Perdita di olfatto e/o gusto;
- Affaticamento;
- Tosse;
- Gocciolamento retronasale.
Prima di suggerire un piano di trattamento efficace è fondamentale individuare la causa della rinite.
Cos'è la rinite allergica?
La rinite allergica è una malattia molto comune, legata alla presenza di sostanze che vengono trasportate dall'aria, come ad esempio il polline o la polvere. A contatto con la mucosa, tali sostanze causano una reazione infiammatoria che porta il soggetto a starnutire con grande frequenza, congiuntamente alla fuoriuscita dal naso di una sostanza liquida simile all'acqua. Non è una patologia particolarmente grave ma è in grado di condizionare la qualità della vita dei pazienti. Chi è affetto da rinite allergica potrebbe avere difficoltà di concentrazione o nell'addormentamento notturno. È molto importante curare nel migliore dei modi la rinite allergica, poiché tale patologia rappresenta il principale fattore di rischio per l'insorgenza dell'asma allergica.
Quali sono i sintomi della rinite allergica?
I principali sintomi della rinite allergica, molto simili a quelli del raffreddore, sono:
- Starnuti;
- Prurito al naso;
- Naso che cola o naso chiuso;
- Occhi pruriginosi, rossi e acquosi;
- Tosse;
- Prurito al palato.
Tali sintomi tendono, in genere, a manifestarsi entro pochi minuti dal contatto con la sostanza alla quale il paziente è allergico.
Rinite allergica: le cause
La rinite allergica è causata da una reazione allergica a:
- Polline di alberi, erba e erbacce;
- Acari della polvere domestica;
- Animali come cani e gatti;
- Muffa;
- Polvere di legno, polvere di farina e lattice.
Come diagnosticare la rinite allergica?
Per diagnosticare la rinite allergica è possibile sottoporsi ad una visita otorinolaringoiatrica, durante la quale lo specialista potrebbe procedere ad effettuare una rinoscopia o endoscopia nasale. Inoltre, per una valutazione rispetto alla presenza o meno dell'allergia, è possibile sottoporre il paziente all'esame allergologico per inalanti o prick-test che consiste nell'applicazione di goccioline di materiale standardizzato sulle braccia. Bisognerà, poi, attendere circa 15-20 minuti per la verifica della reazione cutanea e, dunque, per conoscere l'esito del test. Se il test è positivo vuol dire che il paziente dispone degli anticorpi contro la sostanza che causa l'allergia e che è necessario un trattamento specifico per la cura della patologia.
Come curare la rinite allergica?
Innanzitutto, è importante evitare il contatto dell'allergene con le mucose del paziente allergico. Inoltre, l'otorinolaringoiatra consiglierà una terapia di tipo farmacologico, presumibilmente basata sull'impiego di steroidi nasali e antistaminici. Nel caso in cui alla rinite allergica dovesse aggiungersi anche una forma allergica di asma, al paziente verrà prescritta una terapia che prevede l'assunzione di steroidi inalatori e broncodilatatori.
Per gestire al meglio questa patologia potrebbe essere consigliato ricorrere anche alla terapia desensibilizzante, nota anche come immunoterapia specifica. La somministrazione può avvenire attraverso la via sublinguale o sottocutanea. In questo caso, vengono somministrate dosi crescenti di allergeni, in maniera tale da rendere gradualmente il paziente resistente all'allergene stesso. A seconda della risposta clinica del paziente, la terapia desensibilizzante può avere una durata variabile tra i tre ed i cinque anni.
Come prevenire la rinite allergica?
Chiaramente, non sempre è possibile evitare il contatto con le sostanze che causano allergia. In ogni caso, potrebbero essere messi in atto comportamenti e abitudini in grado di ridurre i sintomi, come ad esempio:
- Indossare occhiali da sole avvolgenti per proteggere gli occhi dal polline;
- Non permettere agli animali domestici di entrare in camera da letto;
- Utilizzare biancheria da letto e coperte ipoallergeniche e lavare regolarmente la biancheria da letto a 60 °C;
- Pulire tutti i mobili su cui si poggia l'animale o gli animali;
- Lavare con regolarità l'animale;
- Spolverare con un panno umido;
- Mantenere la casa asciutta e ben ventilata.
Cos'è la rinite non allergica?
La rinite non allergica comprende un gruppo eterogeneo di condizioni che causano sintomi simili alla rinite allergica ma che non dipendono da una reazione allergica. Può manifestarsi sia in forma acuta che cronica.
Sintomi
I sintomi della rinite non allergica possono essere gli stessi della rinite allergica. In alcuni casi, la rinite non allergica può causare la formazione all'interno del naso di croste maleodoranti e che, se si prova a rimuoverle, tendono a sanguinare.
Cause
Le principali cause della rinite non allergica sono:
- Raffreddore;
- Variazioni di temperatura;
- Fumo;
- Alcol e cibi piccanti;
- Cambiamenti ormonali in gravidanza o pubertà;
- Farmaci come la terapia ormonale sostitutiva e la pillola anticoncezionale;
- Ipotiroidismo;
- ACE-inibitori, betabloccanti, aspirina e antidolorifici antinfiammatori.
Diagnosi
Per la diagnosi della rinite non allergica è possibile utilizzare gli stessi esami e strumenti che abbiamo descritto per la rinite allergica. Rivolgersi ad uno specialista è importante, anche in considerazione del fatto che, in alcune circostanze, la rinite non allergica potrebbe essere associata ad altre condizioni che non andrebbero trascurate come poliposi nasale e sinusite.
Cura
Il trattamento della rinite non allergica potrebbe prevedere medicinali come gli antistaminici ma anche spray nasali che aiutino a liberare il naso nonché soluzioni a base di acqua salata per sciacquare l'interno del naso.
Prevenzione
Se soffri di rinite non allergica devi, innanzitutto, comprendere quali sono i fattori scatenanti. È importante, inoltre, non esagerare con l'utilizzo di spray o gocce nasali decongestionanti in quanto, alla lunga, potrebbero aggravare i sintomi.
Rinite gravidica, vasomotoria, infettiva e atrofica
Sempre nell'ambito della rinite non allergica è possibile effettuare un'ulteriore distinzione tra:
- Rinite gravidica;
- Rinite vasomotoria;
- Rinite infettiva;
- Rinite atrofica.
Rinite gravidica
La rinite gravidica è un'infiammazione delle mucose che rivestono il naso e che causa, durante il periodo della gravidanza, congestione nasale. I sintomi potrebbero protrarsi per diverse settimane e potrebbero manifestarsi maggiormente mentre il paziente è sdraiato, rendendo più complicato l'addormentamento. Sinusite e infezioni alle orecchie sono le complicazioni che potrebbero verificarsi nel caso in cui la congestione nasale non scompaia in breve tempo. La rinite gravidica tende a scomparire entro i 10/15 giorni successivi al parto.
Rinite vasomotoria
La rinite vasomotoria è una rinite cronica caratterizzata da episodi intermittenti di starnuti, rinorrea e congestione dei vasi sanguigni delle mucose nasali. L'infiammazione provoca sintomi spiacevoli che la maggior parte delle persone associa alle allergie, come il naso chiuso o che cola. In realtà, la rinite vasomotoria non è allergica né infettiva. Ciò che si verifica è un'ipersensibilità a stimoli come clima secco, inquinanti atmosferici, cibi piccanti, alcol, e alcune tipologie di farmaci. In effetti, qualsiasi particolato nell'aria, tra cui polline, polvere, muffa o forfora di animali, può causare irritazione alle persone affette da rinite vasomotoria.
Rinite infettiva
La rinite infettiva o virale è causata da un'infezione (raffreddore o influenza). Il rivestimento del naso e della gola si infiamma a seguito dell'aggressione del virus. L'infiammazione innesca la produzione di muco. Di conseguenza, il soggetto manifesta sintomi come starnuti e naso che cola.
Rinite atrofica
La rinite atrofica si verifica quando il tessuto all'interno del naso si assottiglia o si atrofizza, fino ad indurirsi. Ciò causa allargamento e secchezza dei passaggi nasali nonché la formazione di croste nel naso maleodoranti. Il tessuto turbinato svolge delle funzioni importanti, in quanto aiuta a mantenere umido l'interno del naso e protegge dai batteri. Di conseguenza, quando questo tessuto si assottiglia, è più facile per i batteri crescere all'interno della cavità nasale. Pertanto, la perdita di tessuto turbinato aumenta la possibilità di un intervento chirurgico al naso o di un'infezione. La rinite atrofica si manifesta con maggiore frequenza in soggetti che hanno subito uno o più interventi chirurgici al naso.