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Segnalato da: laRepubblica, IlGiornale, Salute33, ForumSalute.it
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Come si possono curare le emorroidi?

Le emorroidi sono strutture vascolari del canale anale che giocano un importante ruolo nel mantenimento della continenza fecale. Diventano patologiche quando sono gonfie o infiammate, causando una sindrome nota come malattia emorroidaria. Le emorroidi patologiche sono un problema che nella pratica clinica viene facilmente frainteso sia dai medici sia dai pazienti: questi tendono a confonderlo facilmente con una varietà di altri problemi della regione anorettale, che vanno dal prurito anale, alle ragadi anali, alle fistole ano-rettali fino al cancro del retto.

Dal punto di vista anatomico, le emorroidi si distinguono in interne ed esterne.

Le EMORROIDI INTERNE rimangono localizzate all'interno del canale anale, al di sopra di quella linea immaginaria, detta linea dentata o pettinea, che divide il canale anale in due parti a seconda della mucosa che lo riveste. Le emorroidi interne non sono visibili ad occhio nudo e sono generalmente indolori. Durante l'atto della defecazione possono uscire all'esterno e quindi prolassare, per poi rientrare in modo spontaneo. Solo quando il prolasso è completo o si associano a ragadi le emorroidi interne causano dolore al paziente.

Il sito delle EMORROIDI ESTERNE invece é più in basso, al di sotto di questa linea, marginalmente all'orifizio anale. Le emorroidi esterne sono, contrariamente a quelle interne, visibili ad occhio nudo, si sviluppano vicino all'ano, fuoriescono facilmente ed appaiono come protuberanze dure e dolenti.

anoscopia


Sintomi delle emorroidi

Vi è una sintomatologia comune ai pazienti che soffrono di emorroidi che comprende :

  • Dolore
  • Prurito anale
  • Sensazione di pesantezza a livello rettale
  • Sensazione di bruciore anale
  • Secrezione di muco
  • Sanguinamento
  • Prolasso


Livello di gravida delle emorroidi

La gravità delle emorroidi viene classificata per gradi. Si parla quindi di primo, secondo, terzo e quarto grado:

  • Emorroidi di 1°grado: infiammazione, talvolta sanguinamento, dolore. Assenza di prolasso
  • Emorroidi di 2°grado: infiammazione, dolore, sanguinamento. Presenza di prolasso che regredisce spontaneamente
  • Emorroidi di 3°grado: infiammazione, dolore e sanguinamento. Il prolasso avviene e rientra solo tramite una manovra manuale
  • Emorroidi di 4°grado: infiammazione, dolore e sanguinamento. Il prolasso non rientra nemmeno tramite manovra manuale


Cure e rimedi

Quando si parla di emorroidi è bene rivolgersi al medico specialista, ovvero il proctologo, che saprà effettuare una diagnosi precisa oltre che valutare il grado di gravità della situazione. É chiaro che la scelta del trattamento più adeguato per la risoluzione del problema é strettamente correlata al grado di gravità della malattia pertanto possiamo avere di fronte un paziente che si trova ad uno stadio iniziale della malattia, al quale basterà modificare le sue abitudini alimentari per ottenere dei buoni risultati: una alimentazione ricca di fibre, attività fisica e bere molta acqua combatterà la stitichezza che è alla base della malattia emorroidaria.

Se la malattia è ad uno stadio iniziale potrebbe esser sufficiente una igiene intima adeguata dopo ogni evacuazione, fare bagni con acqua fredda ed applicare creme o unguenti specifici.

Qualora invece lo stadio della malattia fosse più avanzato tutto ciò potrebbe non essere sufficiente a ridurre la problematica, pertanto lo specialista potrebbe ricorrere ad altre tecniche di risoluzione:

Legatura elastica: trattamento ambulatoriale della durata di pochi minuti che consiste nel posizionare un piccolo anello elastico alla base dell’emorroide, impedendo il flusso sanguigno e facendo cadere il gavocciolo emorroidario. Il paziente dopo la legatura elastica può subito fare ritorno a casa.

Cauterizzazione: ottenuta per mezzo della cura con il freddo (crioterapia) o tramite fasci di luce (laserterapia). Il risultato che si ottiene mediante questi trattamenti, nessuno dei quali richiede l'ospedalizzazione del paziente, è dato dal riassorbimento delle emorroidi.

Se invece siamo di fronte ad emorroidi di 3° o 4° grado, dobbiamo pensare ad un vero e proprio intervento chirurgico se si vogliono evitare ricadute.

L'intervento si può definire estremamente semplice e veloce: si tratta di un intervento realizzabile in day hospital e con anestesia locale. La durata dell'intera procedura è pari a pochi minuti ed al termine della giornata di degenza in ospedale si è liberi di tornare tranquillamente a casa, avendo cura di mantenere asettica la zona che ha subito l'intervento.

Una volta tornati a casa dall'intervento, è sempre opportuno seguire alcune misure assistenziali per prevenire infezioni e complicanze, come l'uso di blandi lassativi, una corretta igiene anale ed un periodo di degenza a letto con le gambe in posizione sopraelevata rispetto al resto del corpo, in modo da favorire il ritorno venoso ed aiutare la risoluzione della trombosi.



N. B. Le informazioni contenute in questo articolo sono da considerarsi puramente informative e NON sostituiscono il parere di un medico.

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