Otoliti orecchio: cosa sono?
I sassolini nell'orecchio, nel gergo medico noti come otoliti, sono dei cristallini di carbonato di calcio presenti nelle nostre orecchie, costituiti dall'utricolo e dal sacculo. In alcune circostanze, ad esempio per ragioni di anzianità, trauma cranico o problemi circolatori, questi sassolini potrebbero staccarsi e confluire in una zona precisa dell'orecchio, chiamata canale semicircolare. Del resto, basta approfondire le origini del termine "otoliti" per intuirne il significato. "Oto" sta per orecchio mentre "liti" sta per pietre. Dunque, la traduzione letterale di "otoliti" è "pietre per le orecchie".
Per comprendere meglio la funzione degli otoliti è necessario conoscere, almeno ad un livello basilare, le strutture che caratterizzano l'orecchio interno, il quale si compone sostanzialmente di due parti:
- Componente uditiva (coclea);
- Componente responsabile dell'equilibrio (organi vestibolari).
Gli organi vestibolari sono a loro volta formati dai canali semicircolari e dagli otoliti. Se la funzione dei canali semicircolari è quella di rilevare i movimenti rotazionali della testa, gli otoliti hanno invece il compito di individuare i movimenti lineari verticali e orizzontali, l’inclinazione della testa e la gravità. Alcuni studi recenti avrebbero addirittura posto l'enfasi sul ruolo degli otoliti nell’orientamento spaziale e nella memoria.
Le due parti di cui si compongono gli otoliti, vale a dire utricolo e sacculo, rilevano rispettivamente i movimenti orizzontali e verticali. L'utricolo e il sacculo contengono macule, cioè aree sensoriali ricoperte di cellule ciliate. Al di sopra delle cellule ciliate, c'è una membrana gelatinosa chiamata membrana otolitica. Gli otoliti (chiamati anche otoconi) si trovano esattamente nella membrana otolitica. Questi cristalli aggiungono peso alla membrana. La loro massa permette di rilevare con precisione i cambiamenti nella posizione della testa rispetto alla gravità e l'accelerazione lineare.
Ma perché si spostano gli otoliti? Quando la testa si muove, la membrana otolitica, a causa del peso degli otoliti, si sposta arrivando a piegare le cellule ciliate, le quali generano segnali nervosi che vengono trasmessi al cervello attraverso il nervo vestibolare. Il cervello utilizza queste informazioni per mantenere l'equilibrio e la postura del corpo.
Sassolini nell'orecchio e vertigini: la Vertigine Parossistica Posizionale Benigna
La Vertigine Parossistica Posizionale Benigna (BPPV) è una delle cause più comuni di vertigini. Si verifica quando gli otoliti o otoconi si staccano dalla membrana otolitica nell'utricolo o nel sacculo e finiscono nei canali semicircolari, i quali sono sensibili al movimento della testa. Abbiamo visto come, in condizioni normali, gli otoconi siano attaccati alla membrana otolitica. A causa di traumi cranici, invecchiamento o altre cause sconosciute, questi sassolini possono staccarsi e migrare nei canali semicircolari, i quali rilevano il movimento rotatorio della testa.
Quando la testa si muove, gli otoconi nei canali semicircolari alterano il flusso dell'endolinfa (il fluido nei canali), causando una stimolazione errata delle cellule ciliate, responsabile, per l'appunto, della sensazione di vertigine, vale a dire della falsa percezione di movimento rotatorio.
La BPPV può essere trattata efficacemente con la riabilitazione vestibolare e con manovre specifiche (una di queste è la manovra di Epley ma ve ne sono anche altre) che hanno l'obiettivo di riportare gli otolini nella loro posizione originaria.
Quali sono i sintomi?
Quando gli otoliti si spostano dalla loro classica posizione, potrebbero emergere diversi sintomi, frutto della erronea percezione del movimento e dell'equilibrio, a sua volta causata delle informazioni distorte che vengono inviate al cervello. Il paziente potrebbe avvertire vertigini oggettive (sensazione che l'ambiente circostante si stia muovendo e percezione di un movimento reale degli oggetti o dello spazio intorno a sé) oppure vertigini soggettive (sensazione che il corpo si stia muovendo rispetto all'ambiente). I sintomi maggiormente ricorrenti, legati ad una vertigine oggettiva, sono i seguenti:
- Sensazione di essere su una barca, con annessa percezione di ondeggiamento dell'ambiente;
- Sensazione di spostamento del pavimento;
- Sensazione che il terreno stia scomparendo o crollando sotto di te;
- Sensazione di essere spinto o tirato lateralmente, in virtù dell'azione di una forza esterna.
Ci sono poi alcuni sintomi che si avvicinano molto di più ad una vertigine soggettiva, vale a dire:
- Percezione di instabilità sotto i piedi, come se stessi camminando su una superficie morbida;
- Sensazione di dondolamento del corpo.
Ci sono altri sintomi dei sassolini nell'orecchio che, pur non rientrando in maniera netta nelle vertigini oggettive e soggettive, sono comunque associati a problemi di equilibrio e di disfunzione otolitica:
- Difficoltà a mantenere l'equilibrio durante variazioni rapide della velocità di camminata;
- Difficoltà a mantenere l'equilibrio durante il passaggio dalla posizione seduta a quella eretta;
- Disagio o vertigini durante i cambiamenti di velocità, come ad esempio quando si guida un'auto;
- Disagio o vertigini durante movimenti verticali, come gli spostamenti in ascensore;
- Cadute improvvise senza perdita di coscienza, in assenza di sintomi neurologici e di cause meccaniche evidenti.
Otoliti spostati: quali sono le altre cause?
Possono verificarsi danni agli otoliti anche a causa di traumi cranici. L'impatto può causare il distacco degli otoconi dalla membrana otolitica, contribuendo alla BPPV. Inoltre, il trauma potrebbe danneggiare le cellule ciliate nell'utricolo o nel sacculo, compromettendo la funzione vestibolare. Oltre al trauma cranico, altre condizioni dell'orecchio interno possono causare disfunzione degli otoliti, come ad esempio alcune patologie a livello dell'orecchio interno, tra cui:
- Labirintite;
- Neuronite vestibolare;
- Malattia di Ménière.
Sassolini nell'orecchio: quale manovra utilizzare?
Se dovessero verificarsi in maniera ricorrente episodi di vertigini causate dallo spostamento dei sassolini nell'orecchio, potrebbe essere consigliato rivolgersi ad un otorinolaringoiatra e sottoporsi ad una visita otorinolaringoiatrica. Ci sono alcune manovre che lo specialista potrebbe effettuare e che potrebbero riportare gli otoliti nella posizione abitualmente assunta dagli stessi:
- Manovra di Epley (serie di movimenti lenti e controllati per guidare gli otoliti fuori dai canali semicircolari)
- Manovra di Semont (movimenti rapidi per spostare gli otoliti dall'orecchio interno ai recettori otolitici).
Entrambe le manovre sono molto efficaci nel trattamento della Vertigine Parossistica Posizionale Benigna. La manovra di Epley è più comunemente utilizzata perché è più delicata rispetto alla manovra di Semont, la quale, essendo più rapida e brusca, potrebbe risultare scomoda per alcuni pazienti, in particolare gli anziani.
Raramente l'otorinolaringoiatra suggerisce farmaci per il riposizionamento degli otoliti, poiché le manovre fisiche sono generalmente più efficaci e mirate a risolvere il problema alla radice. I farmaci possono essere utilizzati in alcuni casi per alleviare i sintomi associati, come ad esempio la nausea, ma non sono una soluzione definitiva per il riposizionamento degli otoliti.
In alcuni casi, soprattutto se i sintomi di vertigini dovessero ripresentarsi frequentemente o per escludere altre condizioni più gravi, lo specialista potrebbe consigliare una Risonanza Magnetica (RM).