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Segnalato da: laRepubblica, IlGiornale, Salute33, ForumSalute.it
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Vertigine oggettiva e soggettiva: sintomi, cause e differenze

Quando si parla di vertigini ci riferiamo a quella sensazione di movimento o rotazione che può colpire inaspettatamente, causando disorientamento e instabilità. Questo disturbo può manifestarsi in due forme principali: vertigini oggettive e vertigini soggettive. A seconda della tipologia di vertigine, potrebbero variare non soltanto alcuni dei sintomi ma anche le cause dell’insorgenza del disturbo e, di conseguenza, i possibili rimedi e trattamenti. In questo articolo andremo a descrivere nel dettaglio la differenza tra vertigini oggettive e soggettive.


vertigine oggettiva e vertigine soggettiva


Che cos’è la vertigine soggettiva?


Una vertigine si definisce soggettiva quando si ha la sensazione che sia il proprio corpo a muoversi o a oscillare, senza che ci sia un reale movimento dell'ambiente circostante. Questo tipo di vertigine può far sentire il soggetto come se stesse fluttuando, oscillando o perdendo l'equilibrio. A differenza delle vertigini oggettive, nelle quali sembra che gli oggetti intorno a noi si muovano, nelle vertigini soggettive è il corpo a sembrare in movimento.


Il soggetto, mentre è fermo in posizione eretta o seduto, può avvertire una sensazione simile a quella di essere in acqua, con una percezione di lieve ondeggiamento o di galleggiamento. Mentre si cammina, invece, il soggetto potrebbe sentirsi come se stesse barcollando o come se il pavimento fosse instabile. Sensazioni del genere potrebbero rendere difficile mantenere un’andatura stabile anche nel corso di un’attività poco impegnativa, come per l’appunto una semplice passeggiata.


Quali sono i sintomi delle vertigini soggettive?


Per comprendere se anche tu sei stato vittima, di recente, di episodi di vertigine soggettiva, ecco alcuni sintomi di cui dovresti senz’altro tenere conto:


  • Senso di instabilità;
  • Sensazione di oscillazione o sbandamento;
  • Difficoltà a mantenere l’equilibrio;
  • Sensazione di leggerezza o vuoto nella testa;
  • Vista offuscata;
  • Nausea;
  • Affaticamento;
  • Debolezza;
  • Ansia;
  • Problemi di concentrazione.


Vertigine soggettiva: le cause


Ecco alcune delle principali cause che possono contribuire all’insorgenza di vertigini soggettive.


Problemi Cerebrali


Le emicranie possono causare vertigini soggettive, spesso accompagnate da sintomi come mal di testa, sensibilità alla luce e al suono, nausea. Malattie autoimmuni come la sclerosi multipla, poiché danneggiano il sistema nervoso centrale e i nervi responsabili dell'equilibrio, potrebbero dar vita ad episodi di vertigine soggettiva.


Stress e disturbi psicologici


Le vertigini soggettive possono essere causate anche da stati d’ansia, stress o attacchi di panico. Stesso discorso per la depressione. Si tratta, infatti, di disturbi che possono alterare la percezione del proprio corpo e dell'ambiente circostante.


Problemi a livello della mandibola e Disfunzioni Cranio-Sacrali


Disturbi dell'Articolazione Temporo-Mandibolare (ATM) e problemi di bruxismo potrebbero causare vertigini soggettive così come alterazioni nella mobilità delle ossa craniche (traumi cranici o anomalie congenite).


Problemi cervicali, alla lingua e agli occhi


Patologie o lesioni della colonna cervicale possono interferire con i segnali nervosi che aiutano a mantenere l'equilibrio, causando vertigini soggettive. Anche la lingua ha un ruolo importante nell'equilibrio posturale. Problemi o disfunzioni della muscolatura linguale possono contribuire alla comparsa di vertigini soggettive. Stesso discorso per i disturbi della vista, come l'astigmatismo o la disfunzione della muscolatura oculare. Del resto, gli occhi lavorano a stretto contatto con il sistema vestibolare per mantenere l'equilibrio.


Traumi


Il classico colpo di frusta, spesso conseguenza di incidenti automobilistici, può causare lesioni al collo e alla colonna cervicale. Questo tipo di trauma può interferire con i segnali nervosi e la circolazione sanguigna nella zona cervicale, provocando vertigini soggettive. Il movimento brusco della testa avanti e indietro può danneggiare i tessuti molli, i nervi e le articolazioni del collo, contribuendo alla sensazione di instabilità tipica delle vertigini.


Come si curano le vertigini soggettive?


Il trattamento delle vertigini soggettive inizia con una valutazione approfondita da parte di uno specialista, in genere un otorinolaringoiatra. L’otorino è un medico specializzato nel trattamento dei disturbi dell'orecchio, del naso e della gola ed è in grado, durante la visita otorinolaringoiatrica, di effettuare una serie di esami diagnostici che consentono di determinare se la causa delle vertigini risiede nell'apparato uditivo.


È fondamentale, però, che lo specialista indaghi a fondo per identificare la causa specifica delle vertigini, poiché spesso l'origine del problema non è da ricercare in disfunzioni o patologie a livello dell'orecchio. Le vertigini soggettive possono coinvolgere, infatti, vari organi e sistemi, e pertanto, diverse specializzazioni mediche. A seconda della causa delle vertigini, potrebbe infatti essere necessario richiedere:


  • Consulto neurologico;
  • Consulto psicologico;
  • Consulto gnatologico;
  • Consulto fisioterapico.


Cos’è la vertigine oggettiva?


Le vertigini oggettive si verificano quando si ha l'illusione che l'ambiente circostante si muova o ruoti attorno a sé. Questo tipo di vertigine può essere particolarmente destabilizzante, poiché il soggetto percepisce il movimento degli oggetti intorno a sé. In circostanze del genere potrebbe essere difficile mantenere l'equilibrio e la stabilità. 


Cause, sintomi e trattamento delle vertigini oggettive


Episodi di vertigine oggettiva possono verificarsi in associazione con diverse condizioni patologiche, in particolare:


  • Vertigine parossistica posizionale benigna;
  • Malattia di Ménière.


La Vertigine parossistica posizionale benigna (VPPB) è una delle cause più comuni di vertigine oggettiva. Si verifica quando piccoli sassolini (otoliti) presenti nell'orecchio interno abbandonano momentaneamente la loro posizione normale e entrano nei canali semicircolari. Questo movimento anomalo invia segnali errati al cervello circa la posizione e il movimento della testa, provocando brevi ma intensi episodi di vertigine scatenati da cambiamenti nella posizione della testa. 


Anche movimenti apparentemente semplici ed abitudinari come girarsi nel letto o chinarsi potrebbero dar luogo ad una vertigine. Fortunatamente, la VPPB può essere trattata efficacemente attraverso manovre di riposizionamento che aiutano a riportare gli otoliti nella loro posizione corretta.


La malattia di Ménière è una patologia cronica dell'orecchio interno che può causare episodi ricorrenti di vertigine oggettiva, accompagnati da acufeni, perdita uditiva fluttuante e una sensazione di pienezza nell'orecchio. È causata da un aumento del volume e della pressione del fluido (endolinfa) nell'orecchio interno. Gli attacchi di vertigine possono durare da circa 30 minuti a diverse ore e sono spesso imprevedibili, causando grande disagio e ansia in chi ne soffre. Alcune delle opzioni di trattamento prevedono:


  • Modifiche dal punto di vista dell’alimentazione (come ad esempio una dieta a basso contenuto di sodio);
  • Farmaci che aiutano a ridurre la pressione del fluido nell'orecchio interno;
  • Terapie di riabilitazione vestibolare;
  • Interventi chirurgici (soltanto nei casi più gravi).

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