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Segnalato da: laRepubblica, IlGiornale, Salute33, ForumSalute.it
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Dolore Articolazione Temporo Mandibolare: cause e come curarlo


L’articolazione temporo-mandibolare (ATM) è una delle più complesse del corpo umano: collega la mandibola al cranio e consente di parlare, masticare e deglutire. Quando questa articolazione si infiamma o non funziona correttamente, possono comparire dolore, rigidità e fastidi che si ripercuotono anche su testa, collo e orecchie.


Il dolore temporo-mandibolare è un disturbo abbastanza diffuso, che può avere cause diverse e per le quali sono disponibili varie opzioni di trattamento, sia conservative che chirurgiche. In questo articolo andremo ad analizzare sintomi, cause, diagnosi e trattamenti di questo disturbo per capire come gestire e affrontare il dolore in modo efficace.


Cos'è il dolore temporo-mandibolare?


Il dolore temporo-mandibolare è una sensazione di fastidio e disagio localizzata nell’articolazione che collega la mandibola al cranio. Può essere episodico o cronico, lieve o intenso; spesso peggiora durante azioni e movimenti comuni come masticare o parlare. In alcuni casi, il dolore si accompagna a rumori articolari (click o scrosci) e chi ne è affetto potrebbe avere difficoltà ad aprire correttamente la bocca.


dolore articolazione temporo mandibolare


Quali sono i sintomi del dolore all'articolazione temporo mandibolare?


l sintomi più frequenti di un disturbo all'articolazione temporo mandibolare sono:


  • Dolore alla mandibola;
  • Dolore che si irradia a testa, collo, occhi o spalle;
  • Dolore facciale;
  • Scrosci o click durante l’apertura della bocca;
  • Blocco articolare (difficoltà ad aprire o chiudere la bocca);
  • Mal di testa ricorrenti;
  • Dolore all'interno e intorno all'orecchio;
  • Dolore durante la masticazione;
  • Mal di denti.


Quali sono le cause del dolore all'ATM?


L’articolazione temporo-mandibolare è una struttura molto complessa. Le estremità della mandibola, chiamate condili, si muovono dentro una cavità dell’osso temporale e sono rivestite da cartilagine. Tra condilo e cavità è presente un disco articolare che agisce da “ammortizzatore”, permettendo che movimenti comuni come masticare, deglutire o parlare vengano svolti in modo fluido.


Quando una di queste strutture (cartilagine, disco, muscoli o legamenti) si danneggia o non funziona correttamente, possono comparire dolore e disturbi funzionali. Le cause possono essere di natura:


  • Meccanica;
  • Muscolare;
  • Degenerativa;
  • Traumatica.


Oltre alle cause dirette, esistono anche fattori di rischio che aumentano la probabilità di sviluppare disturbi temporo-mandibolari, come lo stress o alcune abitudini errate. Dai un'occhiata alla seguente tabella per saperne di più sulle cause e i fattori di rischio associati al dolore all'articolazione temporo-mandibolare.


CategoriaCause/Fattori di rischio
Meccaniche/occlusaliMalocclusioni, perdita di denti, usura dentale
Muscolari/funzionaliBruxismo, serramento dentale, masticazione eccessiva di gomme, abitudini errate (mordersi unghie, labbra, oggetti)
Disco articolareErosione, dislocazione o movimento anomalo del disco
TraumiColpi, cadute, incidenti
Patologie degenerativeArtrite, artrosi, infezioni, tumori
Fattori sistemici/rischioSesso femminile (30-50 anni), stress, postura scorretta


Secondo una ricerca effettuata su PubMed, Scopus e Web of Science, integrata da una ricerca manuale fino a giugno 2024 e basata sull’analisi di quasi 21.000 soggetti provenienti da diversi continenti, quasi un terzo della popolazione mondiale (29,5%) soffre di problemi all’articolazione temporo-mandibolare.


Un dato particolarmente significativo riguarda la differenza tra i sessi: le donne risultano colpite molto più frequentemente degli uomini (36,7% contro 26,7%), con una probabilità quasi doppia di sviluppare la patologia. Anche l’età sembra giocare un ruolo: la prevalenza è sorprendentemente alta negli individui con meno di 18 anni (38,5%), dimostrando che questi disturbi non sono limitati all’età adulta. Questi dati sono in linea con quelli che Eccellenza Medica ha ottenuto dopo un'analisi che ha coinvolto i centri di gnatologia accreditati in Italia.


Dal punto di vista geografico, l’Europa registra i valori più alti (33,8%), seguita da Asia (27,9%) e Sud America (27,3%), mentre in Nord America i casi risultano inferiori (19,4%).


Per quanto riguarda i sintomi, lo studio ha individuato una netta prevalenza di:


  • Mialgia (dolore muscolare) nel 37,2% dei casi;
  • Rumori articolari come click o scrosci nel 29,8%;
  • Artralgia (dolore articolare vero e proprio) nel 16,8%.


Il sintomo meno frequente, ma comunque clinicamente rilevante, è la limitazione nell’apertura della bocca o il blocco articolare, che interessa l’8,1% della popolazione esaminata.


Il professor Jeffrey Okeson, uno dei massimi esperti mondiali di disordini temporo-mandibolari e autore di oltre 240 pubblicazioni scientifiche, ha indicato in un’intervista quelli che, a suo parere, rappresentano i principali fattori di rischio dei disturbi ATM dichiarando quanto segue: “Le evidenze suggeriscono che ci sono cinque fattori eziologici ben documentati che possono contribuire ai disturbi temporo-mandibolari: occlusione, trauma, stress emotivo, fonti profonde di dolore e attività parafunzionali. Tuttavia, la capacità di adattamento del paziente può spesso compensare questi fattori, impedendo la comparsa dei sintomi”.



Come si diagnostica un problema all'ATM?


La diagnosi di un disturbo dell’articolazione temporo-mandibolare si basa su un insieme di valutazioni cliniche e strumentali. Il primo passo è la visita gnatologica, consulto effettuato presso uno gnatologo, utile per raccogliere l’anamnesi del paziente, analizzare i sintomi e valutare eventuali abitudini o fattori di rischio che potrebbero contribuire alla diffusione della sintomatologia dolorosa o infiammatoria.


Puoi richiedere una visita gnatologica anche su Eccellenza Medica, sito di prenotazioni mediche online. Dai un'occhiata all'elenco dei centri per la gnatologia accreditati da Eccellenza Medica su tutto il territorio nazionale.


Durante la visita, lo specialista:


  • Ascolta e palpa l’articolazione mentre il paziente apre e chiude la bocca, per percepire rumori (click, scrosci, crepitii) o limitazioni nei movimenti;
  • Controlla l’ampiezza di apertura della mandibola e l’eventuale presenza di blocchi o deviazioni;
  • Preme su muscoli e articolazioni per individuare punti dolenti o tensioni;
  • Valuta l’occlusione dentale, cercando segni di usura dei denti, perdita di elementi dentali o contatti prematuri che potrebbero sovraccaricare l’articolazione.


Qualora vi sia un sospetto di disturbo dell’ATM, lo gnatologo potrebbe prescrivere esami strumentali come:


  • Radiografie dentali, utili per controllare lo stato di denti e ossa mascellari;
  • TAC (Tomografia Computerizzata), importante in quanto fornisce immagini molto precise delle ossa del condilo e della cavità articolare;
  • Risonanza Magnetica (RMN), esame che consente di osservare e valutare in maniera dettagliata il disco articolare e i tessuti molli, mettendo in luce eventuali spostamenti o infiammazioni;
  • Artroscopia dell’ATM: in alcuni casi, tale procedura può essere utilizzata non solo a scopo diagnostico ma anche terapeutico (ad esempio per rimuovere tessuto infiammatorio o liberare aderenze).


Come curare il dolore temporo mandibolare?


Il trattamento dei disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare varia in base alla causa, alla gravità dei sintomi e alla risposta del paziente. Nella maggior parte dei casi si parte con approcci conservativi e non invasivi, che comprendono farmaci, terapie fisiche, dispositivi intraorali e modifiche comportamentali. Questi metodi hanno l’obiettivo di ridurre il dolore, rilassare i muscoli, migliorare la funzionalità dell’articolazione e prevenire l’aggravarsi dei sintomi.


Quando però le terapie conservative non portano beneficio o quando sono presenti alterazioni strutturali dell’articolazione, può rendersi necessario ricorrere a procedure più invasive, come infiltrazioni o veri e propri interventi chirurgici sull’articolazione. In questi casi la decisione deve essere attentamente valutata insieme allo specialista, considerando i benefici e i rischi di ciascun intervento.


Trattamenti conservativiTrattamenti chirurgici e procedure maggiormente invasive
Farmaci: analgesici, antinfiammatori, miorilassanti, antidepressivi a basso dosaggioArtrocentesi: lavaggio dell’articolazione con aghi per rimuovere detriti e sostanze infiammatorie
Dispositivi orali: bite, splint, paradenti personalizzatiIniezioni intra-articolari: corticosteroidi o, in rari casi, tossina botulinica
Fisioterapia temporo mandibolare: esercizi di stretching e rinforzo, ultrasuoni, TENS (elettroterapia antalgica)Artroscopia mininvasiva dell'articolazione temporo-mandibolare
Rimedi casalinghi: applicare impacchi caldo/freddo, evitare cibi duri e gomme, mantenere la mandibola in posizione rilassataCondilotomia modificata: intervento sul mandibolare che agisce indirettamente sull’ATM
Terapie ortodontiche: riallineamento occlusale, trattamenti ortodontici specificiChirurgia a cielo aperto: riparazione o sostituzione dell’articolazione nei casi gravi o strutturali


Quanto dura il dolore temporo-mandibolare?


La durata varia in base alla causa:


  • Nelle forme lievi può risolversi in pochi giorni;
  • Nei disturbi cronici, senza trattamento, può durare mesi o anni.


Con cure mirate e un approccio multidisciplinare, la maggior parte dei pazienti ottiene miglioramenti significativi in tempi relativamente brevi.


paziente affetto da disturbo ATM


Domande frequenti sul dolore temporo mandibolare


Quale specialista si occupa dei disturbi temporo-mandibolari?


Lo specialista di riferimento è lo gnatologo, odontoiatra con competenze specifiche in gnatologia e ATM. In alcuni casi può essere utile il supporto di fisioterapista, logopedista o reumatologo.


Cosa prendere per il dolore temporo mandibolare?


Nei casi lievi si possono usare antinfiammatori da banco (su consiglio medico). L’assunzione di farmaci, però, non risolve la causa del problema, quindi è sempre indicata una valutazione specialistica.


Quale antinfiammatorio per dolore mandibolare?


Il medico può prescrivere FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) come ibuprofene o naprossene. In alcuni casi possono essere usati miorilassanti o infiltrazioni locali.


Il dolore all’ATM può passare da solo?


Se la causa è occasionale il dolore può regredire spontaneamente. Di contro, se persiste per più di qualche giorno è consigliata la visita gnatologica.


Il dolore alla mandibola può causare mal di testa o vertigini?


Sì. La vicinanza anatomica dell’ATM con muscoli e nervi del capo può generare cefalee tensionali, vertigini e dolori auricolari.


Fonti e bibliografia


  • Ahmed Yaseen Alqutaibi, Maged S. Alhammadi, Hatem Hazzaa Hamadallah, Ammar Abdulrahman Altarjami, Omar Talal Malosh, Aseel Mohammed Aloufi, Lama Mohammed Alkahtani, Faten Safran Alharbi, Esam Halboub, Abeer A. Almashraqi. Global prevalence of temporomandibular disorders: a systematic review and meta-analysis. Journal of Oral & Facial Pain and Headache. 2025. 39(2);48-65;
  • Okeson, Jeffrey et al. “An interview with Jeffrey Okeson.” Dental press journal of orthodontics vol. 23,6 (2018): 30-39. doi:10.1590/2177-6709.23.6.030-039.int.


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