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Segnalato da: laRepubblica, IlGiornale, Salute33, ForumSalute.it
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Disfonia: cos’è, quali sono le cause e come curarla

Cos'è la disfonia?


Nell'ambito delle laringopatie, cioè di quelle patologie che interessano la laringe, la disfonia si identifica come un disturbo della voce che può ostacolare la capacità del soggetto che ne è affetto di pronunciare le parole in modo semplice e comprensibile. Può essere definita come l'alterazione del normale timbro della voce, dovuta a un disturbo funzionale o organico della laringe.


Affinché possano funzionare nel modo corretto, le corde vocali devono essere:


  • Tese;
  • Vibranti;
  • Ravvicinate.


Tale disturbo può avere un impatto significativo sulla vita quotidiana del paziente, arrivando in alcuni casi addirittura ad impedire di svolgere il proprio lavoro, specie se parliamo di mansioni per le quali l'utilizzo della voce è fondamentale. Si tratta, comunque, di un disturbo abbastanza comune che può colpire sia bambini che adulti e anziani. La disfonia non va, però, sottovalutata, in quanto potrebbe essere un campanello d'allarme rispetto alla presenza di patologie infiammatorie/infettive e patologie oncologiche.


disfonia


Quali sono i sintomi della disfonia?


L'alterazione quantitativa e qualitativa della fonazione si accompagna a dei sintomi che differiscono a seconda che la disfonia sia di origine organica o funzionale. Quelli più comuni sono:


  • Raucedine;
  • Assenza di voce (afonia);
  • Variazioni dell'intensità della voce;
  • Tosse;
  • Mal di gola mentre si parla;
  • Sensazione di corpo estraneo durante la deglutizione.


Disfonia: le cause


 In ambito medico, si tende a distingue tra:


  • Disfonie organiche;
  • Disfonie funzionali.


Le disfonie organiche sono causate da alterazioni strutturali o patologiche (congenite o acquisite) delle corde vocali o delle strutture ad esse associate. Di seguito, alcune patologie o condizioni che potrebbero essere legate alla presenza di disfonie organiche:


  • Noduli o polipi vocali, ovvero lesioni benigne che si formano sulle corde vocali, spesso a causa di un uso eccessivo o errato della voce;
  • Laringite (infiammazione della laringe causata da raffreddore, infezione delle vie respiratorie superiori o allergie);
  • Presenza di neoplasie benigne o maligne che alterano la struttura delle corde vocali;
  • Emorragia delle corde vocali (si verifica quando un vaso sanguigno sulla superficie delle corde vocali si rompe, generando un accumulo di sangue nei tessuti);
  • Paralisi delle corde vocali, dovuta a danni ai nervi che controllano i muscoli vocali;
  • Reflusso laringo-faringeo (si ha quando l'acido dello stomaco risale fino alla gola e alla laringe, irritando le corde vocali e portando il soggetto che ne è affetto, in alcuni casi, a diventare rauco);
  • Malattie e disturbi neurologici (condizioni neurologiche che colpiscono le aree del cervello che controllano i muscoli della gola o della laringe. La raucedine potrebbe essere un sintomo di patologie come il morbo di Parkinson, ictus e disfonia spasmodica);
  • Problemi alla tiroide;
  • Papillomatosi respiratoria ricorrente (malattia respiratoria causata da un'infezione da papilloma virus umano e che coinvolge le corde vocali).


Le disfonie funzionali, invece, non sono causate da alterazioni fisiche delle strutture vocali, bensì da un uso scorretto o inefficace della voce. Spesso, le corde vocali si presentano strutturalmente normali, ma il problema risiede nel modo in cui vengono utilizzate. Le disfonie funzionali possono derivare da:


  • Uso eccessivo, errato o sforzato della voce (gridare o parlare troppo a lungo senza pause);
  • Condizioni psicologiche o emotive che possono influenzare negativamente l'uso della voce (stress, ansia etc.).


Come diagnosticare la disfonia?


Per una corretta e approfondita diagnosi di disfonia o di altri disturbi a carico delle corde vocali è necessario rivolgersi ad un otorinolaringoiatra, cioè al medico specializzato in otorinolaringoiatria, branca medica che si occupa delle patologie di orecchio, naso e gola e del distretto testa-collo. La visita otorinolaringoiatrica è il primo fondamentale step che potrebbe consentire allo specialista, attraverso l'anamnesi e l'esame obiettivo, di pervenire alle cause della disfonia e di suggerire, sulla base delle stesse, ulteriori esami e/o un piano di trattamento per superare i problemi vocali e recuperare a pieno le capacità fonatorie.


Nel corso dell'anamnesi, il medico ti chiederà informazioni sulla tua storia clinica, cercando soprattutto di comprendere da quanto tempo si protraggono i problemi di voce. L'esame obiettivo (laringoscopia), in genere, prevede l'utilizzo di un laringoscopio, un tubo flessibile, collegato ad una telecamera e ad una fonte luminosa, progettato appositamente per consentire un'osservazione ottimale della laringe e delle corde vocali. Qualora il quadro clinico non fosse sufficientemente chiaro, l'otorino potrebbe suggerire al paziente ulteriori esami, tra cui:


  • Stroboscopia (utile per una diagnosi delle piccole alterazioni nelle vibrazioni delle corde vocali);
  • TC;
  • Risonanza magnetica;
  • Biopsia.


Ti consigliamo, in ogni caso, di rivolgerti quanto prima al tuo medico di base o direttamente al tuo otorinolaringoiatra di fiducia se:


  • Hai una voce rauca da circa 15-20 giorni, specie se non associata a raffreddore o influenza;
  • Tossisci sangue;
  • Hai difficoltà a deglutire;
  • Avverti un nodulo al collo;
  • Provi dolore quando parli;
  • Hai difficoltà respiratorie;
  • Hai perso completamente la voce già da diversi giorni.


Trattamento della disfonia


Il trattamento della disfonia è inevitabilmente legato alla causa che l'ha generata. Se la raucedine è associata a raffreddore e ad un'infezione dei seni nasali (sinusite), potrebbero essere prescritti farmaci da banco o antibiotici (in presenza di un'infezione di origine batterica). Se il paziente soffre di reflusso laringo-faringeo allora è necessario apportare modifiche all'alimentazione e allo stile di vita. In questo caso, potrebbero tornare utili farmaci antiacidi oppure inibitori della pompa protonica. Qualora la raucedine sia un sintomo concomitante con la presenza di cisti, noduli o polipi, una possibile soluzione potrebbe essere l'intervento chirurgico.


Un approccio multidisciplinare può, comunque, rivelarsi molto utile anche per il trattamento della disfonia. Ci sono alcune persone che manifestano una raucedine persistente o cronica, principalmente a causa del tipo di lavoro che svolgono. Pensiamo, ad esempio, agli insegnanti, ai cantanti, speaker e a tutti coloro che quotidianamente utilizzano la voce in ambito professionale. Ebbene, in circostanze del genere, potrebbe rivelarsi azzeccata la scelta di rivolgersi ad un logopedista, il quale attraverso una terapia vocale ad hoc indicherà esercizi e fornirà suggerimenti per un impiego efficace della propria voce, in maniera tale da evitare problemi di raucedine.


Si può prevenire la disfonia?


Quando la raucedine è collegata a determinate condizioni mediche, è difficile agire in via preventiva. Ciò che, però, puoi senza dubbio fare è prenderti cura della tua voce, in particolare se la utilizzi ogni giorno per molto tempo. Ecco alcuni suggerimenti:


  • Smetti di fumare ed evita il fumo passivo;
  • Evita bevande che contengono alcol e/o caffeina;
  • Bevi molta acqua;
  • Utilizza in casa un umidificatore;
  • Evita cibi piccanti;
  • Evita attività che affaticano la tua voce;
  • Usa un dispositivo di amplificazione vocale (microfoni, megafoni) quando svolgi attività che potrebbero affaticare la tua voce.

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