In cosa consiste il prick test e a cosa serve?
Il prick test è un test cutaneo in grado di verificare immediatamente le reazioni allergiche fino a ben 50 sostanze diverse contemporaneamente. In genere, viene eseguito per identificare allergie a pollini, muffe, peli di animali domestici, acari della polvere e alimenti.
Un allergene è qualsiasi sostanza capace di provocare una reazione allergica. Quando un allergene viene immesso sotto uno strato della pelle, il sistema immunitario risponde inviando anticorpi per difendersi da quella che ritiene possa essere una sostanza nociva. Quando l'allergene si lega a uno specifico tipo di anticorpo, si innesca il rilascio di alcune sostanze chimiche, come l'istamina, le quali possono alla reazione allergica.
Durante questa reazione, i vasi sanguigni tendono a dilatarsi e a diventare più porosi, causando rossore e gonfiore. Il corpo produce maggiori quantità di muco, il che porta a sintomi come congestione, naso che cola e occhi lacrimanti. La stimolazione delle terminazioni nervose genera, invece, prurito e eruzioni cutanee o orticaria. Inoltre, aumenta la quantità di acido prodotta dallo stomaco. Nelle circostanze più gravi potrebbe verificarsi anche un abbassamento della pressione sanguigna ma anche un rigonfiamento delle vie aeree e un restringimento del bronchi, con conseguenti difficoltà respiratorie.
Come prepararsi al prick test?
Prima di sottoporsi al prick test, è importante parlare con il proprio medico dermatologo o allergologo. Nel corso della visita dermatologica o allergologica, lo specialista avrà modo di approfondire la conoscenza dei tuoi sintomi e dei fattori che potrebbero scatenare le tue allergie. Il medico utilizzerà queste informazioni per determinare quali e quanti allergeni utilizzare nel test.
Dovrai essere bravo a fornire quanti più dettagli sulle tue allergie, ad esempio quando e dove si manifestano e come risponde il tuo corpo. Bisognerebbe evitare di assumere antistaminici prima del test o, comunque, informare preventivamente l'allergologo rispetto al tipo di antistaminico che viene solitamente assunto. Potrebbe, infatti, essere necessario interromperne l'assunzione per più di una settimana.
Ci sono, però, anche altri farmaci che potrebbero alterare il risultato del prick test cutaneo, ecco perché è fondamentale un preventivo confronto con il medico che eseguirà il test. Il giorno del prick-test si consiglia di non applicare lozioni o profumi sulla zona della pelle in cui verrà eseguita la prova allergica.
Potresti risultare positivo a un allergene anche se quell'allergia non si è mai manifestata con sintomi specifici. Potresti anche ottenere un falso positivo o un falso negativo. Un falso negativo è maggiormente preoccupante perché non indica la sostanza a cui sei allergico e non saprai come evitarla. In ogni caso, è altamente consigliato sottoporsi ad un prick-test perché può aiutare a identificare le sostanze che scatenano le tue allergie e a sviluppare, insieme al tuo medico, un piano di trattamento per alleviare i sintomi.
Come si svolge?
Negli adulti, il test viene solitamente eseguito sull'avambraccio. La zona della pelle da testare viene disinfettata con dell'alcol. L'infermiera imprimerà una serie di segni sulla tua pelle, in modo da tenere traccia dei diversi allergeni e della tua reazione cutanea ad essi. Una piccola goccia di ogni allergene verrà applicata sulla tua pelle. La procedura è da considerare indolore, anche se alcune persone potrebbero avvertire una lieve irritazione.
Dopo aver completato questa parte del test, bisognerà attendere le tempistiche di eventuali reazioni, le quali di solito raggiungono il picco entro 15-20 minuti. Se sei allergico a una determinata sostanza, svilupperai un rigonfiamento rosso e pruriginoso. L'area in cui è stato posizionato l'allergene apparirà come una puntura di zanzara circondata da un anello rosso.
Il prick test cutaneo può essere eseguito su persone di tutte le età, anche sui neonati che hanno più di 6 mesi. È un test ampiamente utilizzato e considerato piuttosto sicuro. Raramente, un prick test cutaneo può innescare gravi reazioni allergiche.
Quando fare il prick test?
È consigliabile sottoporsi ai prick test nel caso in cui il paziente sperimenti sintomi come gonfiore, prurito, eruzioni cutanee o problemi gastrointestinali dopo aver mangiato determinati alimenti. Allo stesso modo, conviene svolgere il prick test qualora siano stati riscontrati problemi respiratori come rinite o asma. Se si sospetta un’allergia stagionale (es. polline), è meglio eseguire il test in un periodo in cui il paziente non è particolarmente sintomatico, così da evitare falsi negativi.
Quanto tempo dura il prick test?
Il prick test ha una durata solitamente compresa tra i 20 ed i 40 minuti. La durata può variare in base al numero di allergeni testati.
Quanto costa fare i prick test?
Il costo dei prick test può variare in base alla città e al centro medico in cui viene effettuato il test ma anche in base al numero di allergeni da testare. In linea generale, le tariffe oscillano tra i 45 € e i 200 €. Nella maggior parte dei casi, i prick test vengono eseguiti congiuntamente alla visita allergologica.
Qual è la differenza tra prick test alimentari e prick test inalanti?
Il prick test per alimenti permette di identificare allergie a determinati alimenti, come latte, uova, noci, pesce, frutta, ecc. Viene applicata una goccia di estratto dell'alimento sospettato di causare allergia sulla pelle (di solito sull'avambraccio o sulla schiena). La pelle viene poi leggermente graffiata con una lancetta per permettere alla sostanza di entrare in contatto con il sistema immunitario. Se compare un rigonfiamento o un'eruzione cutanea nel sito dell'applicazione allora vuol dire che il paziente è allergico a quell'alimento.
I prick test inalanti consentono di identificare allergie a sostanze inalanti, come polline, acari della polvere, peli di animali, muffe, ecc. La procedura è simile a quella del test per gli alimenti, ma in questo caso vengono utilizzati estratti di allergeni inalanti, come polline o pelo di animali, per testare la sensibilizzazione a queste sostanze. Anche in questo caso, la comparsa di un rigonfiamento o un'eruzione indica una reazione allergica alla sostanza inalata.
Che differenza c'è tra prick test e patch test?
Il prick test è un esame ampiamente utilizzato per l'identificazione delle allergie di origine respiratoria e/o alimentare. Si ricorre, invece, ad un patch test per confermare o escludere la presenza di dermatiti da contatto e l'allergia a materiali come cromo, nichel, coloranti, conservanti e profumi.