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Segnalato da: laRepubblica, IlGiornale, Salute33, ForumSalute.it
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Otite: sintomi e cura dell'infiammazione dell'orecchio

Che cos’è l’otite?


L’otite è un’infiammazione dell’orecchio. Questo disturbo può colpire persone di tutte le età ma è particolarmente frequente nei bambini. Si distingue principalmente in otite esterna e otite media, ciascuna con caratteristiche specifiche e manifestazioni differenti.


L'otite esterna è un'infiammazione che coinvolge il canale uditivo esterno, la parte dell'orecchio che si estende dal padiglione auricolare fino al timpano.


L'otite media, invece, è un'infiammazione dell'orecchio medio, lo spazio situato dietro il timpano che contiene piccoli ossicini responsabili della trasmissione dei suoni all'orecchio interno. A sua volta l’otite media si suddivide in:


  • Otite media acuta (infiammazione improvvisa e dolorosa dell'orecchio medio)​​;
  • Otite media cronica (condizione persistente in cui l'infiammazione e l'infezione dell'orecchio medio si protraggono per diverse settimane);
  • Otite media catarrale (si caratterizza per la presenza di fluido nell'orecchio medio, senza alcun segno di infezione acuta).

otite sintomi e cura


Otite: cosa causa l’infezione all’orecchio?


L’otite esterna può manifestarsi maggiormente nel periodo estivo, soprattutto per chi frequenta abitualmente mare o piscina. Non a caso, è nota anche come otite del nuotatore. È spesso provocata da infezioni batteriche o fungine che colpiscono il canale uditivo esterno. Le principali cause dell’otite esterna sono:


  • Esposizione all'acqua;
  • Traumi o abrasioni;
  • Problematiche dermatologiche.


L'acqua che rimane intrappolata nell'orecchio dopo il nuoto, la doccia o il bagno può creare un ambiente umido ideale per la proliferazione di batteri e funghi. Allo stesso modo, l'uso eccessivo di cotton fioc, auricolari o altri oggetti inseriti nell'orecchio può causare piccoli traumi o abrasioni, facilitando l'ingresso e la proliferazione dei patogeni. Infine, patologie come eczema o psoriasi possono compromettere la barriera cutanea del canale uditivo, rendendolo più suscettibile alle infezioni.


L'otite media è generalmente causata da virus o batteri che si sviluppano in seguito a infezioni delle vie respiratorie superiori. Raffreddori, influenza e altre infezioni delle vie aeree superiori possono causare l'infiammazione e il gonfiore della tuba di Eustachio, canale che collega l'orecchio medio e il rinofaringe e il cui compito è quello di garantire equilibrio tra la pressione che viene a crearsi all’interno e all’esterno dell’orecchio. Conseguenza di tutto ciò è il ristagno di fluidi nell'orecchio medio, condizione ideale per la proliferazione batterica.


La tuba di Eustachio, per giunta, può essere ostruita o funzionare in modo inadeguato a causa di allergie, infezioni o adenoidi ingrossate, impedendo il corretto drenaggio dei fluidi dall'orecchio medio.


Non bisogna trascurare nemmeno i fattori anatomici. Nei bambini, infatti, la tuba di Eustachio è più corta e orizzontale rispetto agli adulti. Non a caso, soprattutto i bambini in età prescolare sono più vulnerabili all'accumulo di fluidi e, conseguentemente, alle infezioni dell'orecchio medio.


Quali sono i sintomi di una otite?


I principali sintomi dell’otite esterna sono:


  • Prurito;
  • Dolore forte e persistente;
  • Gonfiore del condotto uditivo esterno;
  • Fuoriuscita di materiale purulento;
  • Perdita momentanea dell’udito.


L’otite media potrebbe, invece, manifestarsi attraverso i seguenti sintomi:


  • Dolore all'orecchio acuto e improvviso oppure sordo e persistente;
  • Perdita momentanea dell'udito;
  • Febbre;
  • Sensazione di orecchio tappato ma anche ronzii o fischi (acufeni);
  • Fuoriuscita di liquido dall'orecchio, specie se il timpano si perfora;
  • Spossatezza, stanchezza e perdita di appetito;
  • Difficoltà nell’addormentarsi.


Come diagnosticare un’otite?


In caso di otite esterna, soprattutto se la stessa si verifica nel periodo estivo e/o durante una vacanza, il paziente avrà la tendenza a recarsi in farmacia. Il farmacista, molto probabilmente, prescriverà delle gocce auricolari. Non sempre, però, tali gocce riescono ad alleviare il dolore. Di conseguenza, diventa fondamentale rivolgersi ad un otorinolaringoiatra e prenotare una visita otorinolaringoiatrica


Durante il consulto, indipendentemente dal fatto che possa trattarsi di otite esterna o media, lo specialista sicuramente effettuerà:


  • Otoscopia o otomicroscopia, procedura che permette di riscontrare la presenza di segni compatibili con un’infiammazione a livello dell’orecchio medio o esterno;
  • Esame audiometrico, grazie al quale è possibile effettuare un’indagine approfondita circa il deficit uditivo.


Più raramente, cioè principalmente nel caso in cui si teme che l’infezione possa essersi estesa alle regioni limitrofe, lo specialista potrebbe consigliare anche una TAC e/o una risonanza magnetica.


Qual è la cura per l’otite?


Dal punto di vista del piano di trattamento, l’otite esterna solitamente viene curata con una terapia antinfiammatoria per bocca. Qualora venga riscontrata anche la lacerazione della membrana timpanica, il medico potrebbe prescrivere un antibiotico, congiuntamente a delle gocce otologiche antibiotiche ed antinfiammatorie e ad uno spray nasale, il quale potrebbe risultare utile per favorire un maggiore afflusso di aria dal naso verso l’orecchio.


In ogni caso, rimane fondamentale risalire alla causa dell’infezione, prima di poter procedere all’elaborazione del piano di trattamento.


Come prevenire l’otite?


Per prevenire l’otite esterna, è possibile ricorrere a dei tappi di silicone modellabili. Si consiglia, in ogni caso, di asciugare sempre per bene l’orecchio a seguito di un bagno al mare o in piscina. Con l’ausilio di un asciugamano bisogna, infatti, tentare di favorire la fuoriuscita dell’acqua dall’orecchio tramite la cosiddetta digitopressione sul trago.


Per quanto concerne l’otite media, invece, è possibile adottare i seguenti accorgimenti per ridurre il rischio di sviluppo dell’infezione:


  • Insegnare ai bambini a lavarsi spesso le mani per ridurre la trasmissione di virus e batteri che possono causare infezioni respiratorie;
  • Evitare di esporre il bambino al fumo;
  • Prediligere l’allattamento al seno;
  • Limitare i contatti con persone affette da infezioni alle vie respiratorie.

Quando l'otite può diventare pericolosa?


Se non adeguatamente trattata, l’otite può causare delle ripercussioni tutt’altro che trascurabili. L’infezione potrebbe estendersi ai tessuti circostanti, causando mastoidite (un'infezione dell'osso mastoideo dietro l'orecchio) o meningite (un'infiammazione delle membrane che circondano il cervello e il midollo spinale).


Quanto può durare l'otite?


Potrebbero volerci tra i 7 ed i 10 giorni affinché la terapia prescritta per l’otite esterna possa cominciare a dare i suoi frutti.


L'otite media acuta, grazie agli antibiotici, in genere fornisce risultati incoraggianti già a partire dai primi giorni successivi al trattamento. In molti casi, i sintomi iniziali possono ridursi in 48-72 ore ma potrebbe essere necessario completare un ciclo di antibiotici di 7-10 giorni per eliminare completamente l'infezione.


In caso di otite media catarrale il fluido può persistere per settimane o addirittura mesi. Spesso l’infiammazione si risolve spontaneamente ma potrebbe essere necessario un trattamento specifico (antibiotico e cortisone) qualora si faccia fatica a riscontrare miglioramenti.


L’otite media cronica si ha quando l'infiammazione e l'infezione persistono per diverse settimane. In circostanze del genere, oltre agli antibiotici, lo specialista potrebbe suggerire farmaci più potenti, come ad esempio il Ceftriaxone o l’acido clavulanico.

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