logo
Segnalato da: laRepubblica, IlGiornale, Salute33, ForumSalute.it
Prenota una visita o un esame

Ipoacusia: definizione, cause, sintomi e cura

Cos'è l'ipoacusia?


Per ipoacusia o perdita dell'udito s'intende l'incapacità parziale o totale di sentire. Un soggetto potrebbe non percepire i suoni sin dalla nascita (ipoacusia congenita) oppure sviluppare questa condizione successivamente (presbiacusia). L'ipoacusia può colpire una sola o entrambe le orecchie ed essere temporanea o permanente.


L'ipoacusia può colpire tutti. Si stima che circa 1 adulto su 3 degli over 65 anni e quasi la metà degli over 75 soffra di ipoacusia correlata all'età. Allo stesso modo, sembrerebbe che circa 2 bambini su 1.000 nascano con problemi uditivi. Nei bambini, tali problematiche potrebbero condizionare la capacità di acquisizione del linguaggio parlato. Negli adulti e negli anziani le maggiori criticità sono legate alle interazioni sociali.


ipoacusia


Tipologie di ipoacusia


L'orecchio è composto da tre parti: l'orecchio esterno, quello medio e quello interno. A seconda della componente coinvolta possiamo distinguere tra tre tipologie di ipoacusia:


  • Sordità trasmissiva (coinvolge l'orecchio esterno o medio);
  • Sordità neurosensoriale (coinvolge l'orecchio interno);
  • Ipoacusia mista (combinazione di sordità trasmissiva e neurosensoriale).


Si parla di ipoacusia o sordità trasmissiva quando i suoni non riescono a transitare attraverso l'orecchio esterno e medio. L'ipoacusia neurosensoriale si verifica, invece, a seguito di un danno all'orecchio interno ed è, in molti casi, associata ad una perdita uditiva permanente, rendendo spesso inefficace qualsiasi trattamento medico-chirurgico. In entrambi i casi, per il soggetto che ne è affetto, potrebbe essere difficile udire i suoni deboli mentre quelli più forti potrebbero sembrare attutiti.


In alcune circostanze, la sordità trasmissiva si verifica contemporaneamente all'ipoacusa neurosensoriale. Si parla, a tal proposito, di ipoacusia mista, la quale potrebbe suggerire la presenza di danni nell'orecchio esterno o medio e nell'orecchio interno oppure nel percorso nervoso che conduce al cervello.


Quali sono le cause dell'ipoacusia?


A seconda della tipologia di ipoacusia potrebbero variare le cause della sordità. Ad esempio, la sordità trasmissiva potrebbe dipendere da:


  • Presenza di fluido nell'orecchio medio, dovuto a raffreddore o allergie;
  • Infezione dell'orecchio o otite media;
  • Disfunzioni della tuba di Eustachio (condotto che collega l'orecchio medio al naso), in conseguenza delle quali il fluido resta intrappolato nell'orecchio medio;
  • Perforazione del timpano;
  • Tumori benigni;
  • Accumulo di cerume che rimane intrappolato nel condotto uditivo;
  • Infezione del condotto uditivo (otite esterna o del nuotatore);
  • Presenza di oggetti e corpi estranei intrappolati nell'orecchio esterno;
  • Malformazioni dell'orecchio esterno o medio (canale uditivo deformato, assenza totale dell'orecchio esterno oppure problemi relativi alle ossa dell'orecchio medio).


L'ipoacusia neurosensoriale potrebbe, invece, essere causata da:


  • Malattie (coronopatia, ipertensione, ictus, diabete);
  • Assunzione di farmaci dannosi per l'udito;
  • Ototossicità;
  • Perdita uditiva ereditaria;
  • Invecchiamento;
  • Infezioni congenite;
  • Traumi;
  • Malformazioni a livello dell'orecchio interno;
  • Esposizione prolungata a rumori forti o esplosioni.


Abbiamo già detto che l'ipoacusia mista colpisce l'orecchio esterno e medio nonché l'orecchio interno. Si ha una ipoacusia mista quando, ad esempio, si assumono farmaci che danneggiano l'orecchio interno e, contestualmente, si verifica la rottura del timpano nell'orecchio medio.


Sintomi dell'ipoacusia


Nella maggior parte dei casi, i pazienti vanno incontro all'ipoacusia in modo graduale. Spesso, nemmeno ci si accorge della perdita uditiva. Ecco alcuni segnali che dovrebbero essere interpretati come campanello d'allarme:


  • Chiedi spesso alle persone di ripetere parole o frasi che hanno già pronunciato;
  • Hai difficoltà a seguire una conversazione, soprattutto quando parli al telefono o in un ambiente rumoroso;
  • Non riesci a percepire determinati suoni acuti, come ad esempio il canto degli uccelli;
  • Tendi ad alzare oltremodo il volume della televisione, del computer o del tablet;
  • Percepisci fischi o ronzii nelle orecchie (acufeni);
  • Hai mal d'orecchio;
  • Hai la sensazione che vi sia pressione o fluido all'interno dell'orecchio;
  • Hai problemi di equilibrio o vertigini.


I sintomi dell'ipoacusia potrebbero essere differenti se la perdita dell'udito riguarda un neonato oppure un bambino. I neonati, ad esempio, potrebbero non sussultare in presenza di rumori forti. A partire dal sesto mese di vita potrebbero non voltarsi verso la fonte da cui proviene il suono. Altri sintomi da non sottovalutare sono la mancata pronuncia di parole come mamma o papà entro il primo anno di vita. Se affetti da ipoacusia, inoltre, i neonati potrebbero non reagire in alcun modo nel momento in cui viene pronunciato il loro nome. I bambini un po' più grandi potrebbero, invece, sperimentare sintomi come un linguaggio poco chiaro e un parlato meno fluente rispetto ai bimbi non affetti da ipoacusia.


Come si diagnostica l'ipoacusia?


Per una diagnosi accurata di ipoacusia il primo step dovrebbe essere quello di rivolgersi ad uno specialista nel trattamento delle patologie uditive, dunque ad un otorinolaringoiatra. La visita otorinolaringoiatrica comincia, come di consueto, con l'anamnesi, nel corso della quale il paziente dovrà riferire i propri sintomi. Successivamente, il medico eseguirà un esame fisico per verificare la presenza di segni di infezione o di altri problemi che potrebbero causare la perdita dell'udito. Potrebbe essere eseguita una TAC (tomografia computerizzata) o una risonanza magnetica (RM) nel caso in cui il paziente abbia subito un infortunio all'orecchio o se si teme che possa essere comparso un carcinoma. Potrebbero, inoltre, essere eseguiti test specifici dell'udito, utili per confermare o escludere l'ipoacusia.


Uno di questi è, senza dubbio, l'esame audiometrico tonale, il cui scopo è di rilevare il volume più basso che il paziente riesce a percepire a ogni tono. Il paziente dovrà indossare delle cuffie (per la rilevazione tramite via aerea) e un dispositivo sulla testa (per la rilevazione tramite via ossea). Spesso, si ricorre anche al test delle emissioni otoacustiche (OAE) per verificare la funzionalità dell'orecchio interno. Altro test molto importante, ai fini della diagnosi di ipoacusia, è la timpanometria o esame impedenzometrico. Grazie a questo test è possibile verificare se il timpano si muove in modo corretto o meno nonché l'eventuale presenza di liquido nell'orecchio medio o di cerume nel condotto uditivo.


Ipoacusia: cura e rimedi


In caso di ipoacusia trasmissiva, le principali soluzioni che permettono di affrontare e superare la perdita dell'udito sono le seguenti:


  • Farmaci antibiotici, in presenza di infezioni dell'orecchio;
  • Interventi chirurgici, come ad esempio la timpanoplastica (riparazione del timpano rotto) e la timpanostomia (inserimento di tubi auricolari);
  • Procedure per la rimozione del cerume o di altri oggetti dal condotto uditivo.


In caso di danni all'orecchio interno e, dunque, di ipoacusia neurosensoriale, i possibili percorsi di cura sono:


  • Apparecchi acustici;
  • Farmaci, come corticosteroidi, per ridurre il gonfiore delle cellule ciliate della coclea.

CONTATTI

Chiamaci

numero verde

Servizio disponibile dal Lunedì al Sabato dalle ore 9:00 alle ore 18:00.

Fatti richiamare

Inserisci il tuo numero, ti richiameremo entro 4 ore lavorative:

Scrivici su:

whatsapp-follow

Whatsapp 3311232150

Dal Lunedì al Sabato dalle ore 9:00 alle ore 18:00.

Compila il Form:

Acconsento al trattamento dei dati personali ai sensi del regolamento europeo del 27/04/2016, n. 679 e come indicato nel documento normativa sulla privacy e cookies

Seguici su: