La psoriasi è una malattia infiammatoria della pelle che soltanto in Italia colpisce più di due milioni di persone e che può localizzarsi in vari punti del corpo, dalle ginocchia ai gomiti, dal cuoio capelluto alla zona lombare. Sebbene queste siano le zone in cui la psoriasi si manifesta con maggiore frequenza, non è da escludere il coinvolgimento di altre parti del corpo, come le superfici flessorie degli arti, il palmo delle mani, la zona genitale e la pianta dei piedi.
Questa malattia può colpire i pazienti in qualsiasi età anche se tende ad insorgere principalmente tra i 20 ed i 30 anni e tra i 50 e i 60 anni.
Esistono diverse tipologie di psoriasi:
La psoriasi volgare, o a placche, si manifesta attraverso chiazze simmetriche rosse, ricoperte da squame bianco-argentee. Le chiazze solitamente tendono a comparire sul cuoio capelluto, sul tronco e sugli arti, in particolare su gomiti e ginocchia.
Si definisce inversa la psoriasi che si manifesta tramite chiazze lisce e rosse nelle pieghe della pelle, come ad esempio sotto il seno, in corrispondenza dell’inguine o delle ascelle.
La psoriasi guttata colpisce prevalentemente i bambini o gli adolescenti. Si caratterizza per la presenza di piccoli puntini rossi, localizzati sul busto o sugli arti. Potrebbe essere scatenata da un’infezione delle vie respiratorie superiori.
La psoriasi è postulosa quando porta alla comparsa di protuberanze piene di pus (pustole), circondate da pelle rossa. Di solito colpisce mani e piedi. Può essere causata dall’assunzione di determinati farmaci ma anche da infezioni, stress o dal contatto con determinate sostanze chimiche.
La psoriasi eritrodermica è forma rara ma grave di psoriasi, caratterizzata da pelle rossa e squamosa su gran parte del corpo. Può essere scatenata da una brutta scottatura solare o dall'assunzione di determinati farmaci, come i corticosteroidi.
La sebopsoriasi si manifesta sul viso e sul cuoio capelluto attraverso protuberanze e placche con squama gialla e grassa. I suoi sintomi sono comuni sia alla psoriasi che alla dermatite seborroica.
La psoriasi ungueale, infine, è una condizione che causa scolorimento della pelle e che altera da un punto di vista strutturale le unghie delle mani e dei piedi, rendendole più deboli.
A seconda della parte del corpo in cui si manifesta, anche i sintomi della psoriasi potrebbero variare. Se, ad esempio, si localizza sul cuoio capelluto, il paziente potrebbe (ma non è una certezza) sperimentare la perdita dei capelli. Poiché questa malattia provoca prurito, il paziente tenderà a grattarsi e ad alimentare il circolo infiammatorio. Tutto ciò può contribuire alla caduta dei capelli, congiuntamente al distacco delle squame dal cuoio capelluto.
Sebbene i sintomi possano variare da un soggetto all’altro, i più comuni sono:
C’è chi sperimenta, oltre alla psoriasi, una condizione correlata nota come artrite psoriasica e che può manifestarsi attraverso sintomi come:
In presenza di sintomi di questo tipo, è importante consultare quanto prima il medico perché l'artrite psoriasica, se non efficacemente curata, può portare a danni irreversibili.
Uno degli elementi distintivi della psoriasi sta nella discontinuità dei suoi sintomi. A periodi di maggiore benessere potrebbero alternarsi fasi caratterizzate dal riacutizzarsi dei sintomi.
Cominciamo subito col dire che la psoriasi non è una malattia contagiosa. La scienza ha, invece, dimostrato che essa ha una base genetica, in virtù del coinvolgimento di diversi geni del sistema immunitario e metabolico.
Non a caso, oggi si parla della psoriasi come una “malattia infiammatoria immuno-metabolica”. Tutto ciò vuol dire che se c’è un genitore affetto da psoriasi vi sono maggiori probabilità che i figli possano andare incontro alla stessa condizione.
Nonostante le sue origini genetiche, la psoriasi può essere scatenata da un’ampia serie di fattori, come ad esempio:
La diagnosi della psoriasi è di tipo clinica e può essere effettuata tramite una visita dermatologica, durante la quale il dermatologo noterà la presenza di placche cutanee. Nel corso della visita, il dermatologo ti porrà domande sui tuoi sintomi e sull’eventuale presenza, nella tua famiglia, di persone che soffrono della stessa condizioni.
Per una diagnosi accurata e che sia esente da dubbi, considerando che alcuni dei sintomi della psoriasi sono comuni anche ad altre patologie cutanee, lo specialista potrebbe effettuare una biopsia cutanea, cioè rimuovere un piccolo campione di tessuto cutaneo dalla placca cutanea e che verrà successivamente analizzato al microscopio.
I trattamenti maggiormente utilizzati per contrastare la psoriasi sono finalizzati a tenere sotto controllo i sintomi e ad impedire alle cellule della pelle di crescere velocemente, così da garantire ai pazienti una qualità della vita accettabile.
Nell’ambito dei trattamenti topici, soprattutto se il livello di gravità della psoriasi è considerato lieve o moderato, i dermatologi tendono a prescrivere principalmente corticosteroidi contenuti in creme, lozioni, gel, oli e unguenti.
Per le forme più gravi di psoriasi è possibile ricorrere ai trattamenti sistemici, attraverso farmaci come metotrexato, acitretina e ciclosporina.
Qualora i trattamenti poc’anzi descritti non dovessero funzionare, si può valutare la cosiddetta terapia biologica, la quale va ad agire sulle componenti del sistema immunitario maggiormente coinvolte nelle infiammazioni associate alla psoriasi.
Il sole può essere un alleato da utilizzare per combattere la psoriasi. Non a caso, soprattutto per il trattamento della psoriasi a placche, spesso si ricorre proprio alla cosiddetta terapia della luce che prevede l’esposizione della pelle a quantità controllate di luce naturale o artificiale.
Se per guarigione s’intende avere la certezza che la malattia non si ripresenti più allora la risposta è no. Del resto, parliamo di una patologia cronica. Con le terapie basate su farmaci per uso locale o sistemico o farmaci biologici è, però, possibile tenere sotto controllo la psoriasi, a tal punto da non avere sintomi particolari anche per periodi piuttosto lunghi.
Generalmente, i pazienti affetti da questa patologia sperimentano minori malesseri durante il periodo estivo. Bisogna, però, prestare attenzione ad evitare esposizioni prolungate e ad utilizzare sempre la protezione solare, in quanto un’eventuale ustione solare può causare un peggioramento dei sintomi della psoriasi.
Per una gestione più efficace dei sintomi è, inoltre, consigliato:
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