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Segnalato da: laRepubblica, IlGiornale, Salute33, ForumSalute.it
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Psoriasi a Placche o Volgare: cos'è, sintomi, cause e cura

Cos'è la psoriasi a placche o volgare?


La psoriasi a placche, anche detta, psoriasi volgare, è la forma più comune di psoriasi. La maggior parte dei pazienti che va incontro a questa condizione sperimenta la psoriasi a placche, malattia autoimmune cronica che causa una rapida riproduzione delle cellule della pelle. Si parla di psoriasi a placche poiché essa si manifesta attraverso chiazze spesse e squamose, definite per l'appunto placche. Allo stesso modo, tale condizione viene definita anche volgare in ragione del fatto che il termine "vulgaris", di derivazione latina, significa "comune, consueto, abituale".


In genere, la psoriasi a placche tende a colpire gomiti, ginocchia, schiena, cuoio capelluto ma, nei casi più gravi, potrebbe essere coinvolto tutto il corpo e, dunque, il viso, i piedi, gli organi genitali (a tal proposito leggi il nostro approfondimento dedicato alla psoriasi vulvare), le gambe e le mani.


psoriasi a placche o volgare


Quali sono i sintomi?


La presenza delle chiazze sulla pelle è il principale sintomo della psoriasi a placche o volgare. Queste chiazze, a seconda dei toni della pelle del paziente, possono apparire di colore rosso, viola, grigiastro o marrone. Le placche hanno, inoltre, la tendenza a manifestarsi su entrambi i lati del corpo. Se, ad esempio, la chiazza compare sul ginocchio destro è molto probabile che sarà colpito dallo stesso sintomo anche quello sinistro. Gli altri sintomi comunemente associati alla psoriasi volgare sono:


  • Pelle screpolata;
  • Bruciore;
  • Pizzicore;
  • Dolore;
  • Prurito.


Questi sintomi potrebbero scomparire in alcuni periodi (fasi remissive) ma manifestarsi in altri, durante le cosiddette fasi di riacutizzazione.


Cause della psoriasi a placche


La psoriasi a placche non è una patologia contagiosa e, dunque, non può in alcun modo essere trasmessa da un paziente all'altro. Va, però, tenuto conto della componente genetica e, dunque, del fatto che ci sono maggiori probabilità di insorgenza della psoriasi a placche se un proprio genitore o fratello ha già sperimentato la medesima condizione.


Si tratta, comunque, di una condizione che è legata al sistema immunitario e che porta ad una rapidissima crescita delle cellule della pelle. Bisogna considerare che, in condizioni normali, i ritmi di crescita di queste cellule sono stabiliti in circa 28-30 giorni. Chi è affetto da psoriasi volgare, invece, va incontro ad una ricrescita ogni tre o quattro giorni. È proprio l'accumulo di nuove cellule, che prendono il posto di quelle vecchie, a causare la formazione delle placche.


Fattori di rischio


C'è da dire che chiunque potrebbe essere colpito dalla psoriasi a placche. Sono, però, esposti a maggiori rischi:


  • Fumatori;
  • Persone di razza bianca;
  • Persone affette da obesità;
  • Persone che soffrono di stress o depressione;
  • Persone che abusano di alcol;
  • Persone con familiari ai quali è già stata diagnosticata la stessa condizione.


Ci si chiede, inoltre, se vi siano degli elementi in grado di contribuire alle riacutizzazioni della patologia. In realtà, non si conoscono con certezza le cause che portano alle riacutizzazioni. Ecco alcuni dei possibili fattori scatenanti:



Come si diagnostica la psoriasi a placche?


La prima cosa da fare, qualora vengano notati per la prima volta i sintomi tipici della psoriasi a placche, è quella di parlarne con il proprio medico oppure rivolgersi direttamente ad un dermatologo, professionista specializzato in dermatologia. Nel corso della visita dermatologica, lo specialista innanzitutto ti farà una serie di domande (anamnesi) attraverso le quali cercherà di ottenere informazioni sui tuoi sintomi ma anche sull'eventuale presenza in famiglia di casi simili.


Successivamente, si passa all'osservazione della pelle. Abbiamo visto come tale condizione possa colpire diverse aree del corpo. Pertanto, il dermatologo sarà tenuto ad esaminare attentamente l'intero corpo, anche i punti meno visibili e più difficilmente raggiungibili, allo scopo di segni che possano confermare o meno la diagnosi di psoriasi a placche. Bisogna, infatti, considerare che esistono patologie dermatologiche che potrebbero causare sintomi simili alla psoriasi a placche, come ad esempio la dermatite o l'eczema. Non è da escludere, in caso di dubbi, che il dermatologo possa suggerire al paziente ulteriori esami di approfondimento come:



Psoriasi volgare: terapia e cure


Non esiste una cura definitiva per la psoriasi a placche così come per qualsiasi altra forma di psoriasi. L'obiettivo della terapia, però, deve essere quello di ridurre al minimo sia la frequenza che la gravità delle riacutizzazioni. Nei casi meno gravi, tra le cure maggiormente suggerite dai dermatologi rientrano senz'altro i farmaci topici, tendenzialmente creme da applicare direttamente sulla pelle. Questo trattamento potrebbe aiutare a combattere l'infiammazione oppure a rallentare la velocità di ricrescita delle cellule della pelle. In tal senso, il dermatologo potrebbe prescrivere sia corticosteroidi o farmaci topici da banco a base di catrame di carbone e acido salicilico. Le forme più gravi di psoriasi volgare potrebbero essere trattate attraverso il ricorso alla fototerapia che prevede l'utilizzo di onde di luce ultravioletta.


Qualora né le lozioni né la fototerapia si rivelino efficaci, è possibile prescrivere farmaci sistemici cioè medicinali che circolano per tutto il corpo e che, dunque, non si limitano a colpire soltanto il punto in cui si sono manifestate le placche. Potrebbero essere somministrati per via orale o tramite iniezioni. Rientrano in questa categoria anche i farmaci biologici, i quali vanno ad agire su una specifica tipologia di cellula immunitaria. Tali farmaci, però, potrebbero causare gravi effetti collaterali e, dunque, è importante un'attenta valutazione del medico, che tenga conto anche delle condizioni generali di salute del paziente.


Molti pazienti sono alla ricerca di soluzioni attraverso le quali gestire la psoriasi a placche anche a casa. Ci sono certamente degli accorgimenti che potrebbero rivelarsi utili quantomeno per non aggravare i sintomi, come ad esempio:


  • Lavarsi con saponi delicati o, comunque, privi di profumi;
  • Idratare la pelle più volte al giorno tramite creme o unguenti;
  • Lavarsi con acqua possibilmente tiepida per non più di 10/15 minuti;
  • In caso di prurito intenso, prendere antistaminici da banco.


Sebbene sia la più comune, la psoriasi a placche rappresenta, comunque, solo una delle diverse forme di psoriasi. Le altre tipologie sono:


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