Visita Emorroidi aOstia (ROMA)
Centro specializzato per le Emorroidi - Ostia (Roma) – Stiepovich
Il centro "Ostia (Roma) – Stiepovich" è attrezzato per la cura delle Emorroidi. Si tratta infatti di una struttura riconosciuta come centro di "Eccellenza Medica" in virtù degli elevati standard qualitativi e per l’alto livello di specializzazione nel trattamento di patologie e problematiche inerenti la Proctologia. Il centro utilizza moderne tecnologie mediche di ultima generazione e protocolli di cura costantemente aggiornati, con particolare attenzione all'utilizzo di tecniche minimamente invasive. Tramite questa pagina è possibile richiedere la prenotazione immediata di molteplici tipologie di trattamenti ed esami endoscopici tra cui, in particolare, la Visita per le Emorroidi.
Gli esami e le visite specialistiche sono condotti personalmente dal Dott. Erminio Capezzuto insieme alla propria equipe medico-infermieristica specializzata.
Dott. Erminio Capezzuto
Gastroenterologo, specialista in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva nonché Medicina Interna, è attualmente direttore UOSA Endoscopia Az. USL Roma D (4 sedi, 8 medici, 8 infermieri) presso il presidio ospedaliero Giovan Battista Grassi” di Ostia, Responsabile della Gastroenterologia del I e II Distretto press[…]
Che cosa sono le Emorroidi
Le Emorroidi, dal greco haimorroides ovvero “vene da cui fluisce il sangue”, sono dei cuscinetti che si trovano nel canale anale. La loro funzione è quella di permettere l’apertura o la chiusura del canale anale: questi cuscinetti infatti quando vengono irrorati di sangue crescono di dimensione permettendo quindi la chiusura del canale anale. In altre parole fungono da cerniera per l’ano evitando così la fuoriuscita non controllata di feci.
Sintomi delle emorroidi: Inizialmente i sintomi delle Emorroidi sono generalmente silenti. Il primo sintomo evidente che più frequente compare è il sanguinamento dell’ano, ovvero presenza di sangue rosso vivo sulle feci o sulla carta igienica. E’ invece più rara la comparsa di un forte sanguinamento, anche se tale situazione può avvenire quando il sangue si accumula al di sopra dello sfintere ed esso verrà espulso in grosse quantità, tutto insieme. Il sanguinamento potrà verificarsi anche in caso Emorroidi esterne. Altre sintomatologie che spesso accompagnano la presenza di Emorroidi è il prurito anale e dolore, quest’ultimo può essere particolarmente forte nel momento della defecazione. Raramente si presentano altra sintomatologie quali gonfiore dell’ano e perdita di muco.
La visita dal medico per le Emorroidi, indicato con il nome di Proctologo, è la prima fase di approccio tra Paziente e Specialista. Nel corso della visita si eseguirà innanzitutto un colloquio, finalizzato ad individuare con accuratezza i sintomi provati dal paziente e dunque i motivi per i quali quest’ ultimo si è rivolto allo specialista. Successivamente si procederà con la fase di ispezione diretta della parte interna ed esterna dell’ano. Tale ispezione, più comunemente chiamata “esplorazione rettale”, viene effettuata chiedendo al paziente di sdraiarsi sul fianco sinistro in posizione fetale; l’esplorazione potrà essere eseguita sia in forma diretta, con l’utilizzo da parte dello specialista di un guanto lubrificato (al fine di evitare qualsiasi dolore al paziente), sia tramite il ricorso a strumentazione endoscopica, ovvero tramite Anoscopia. Anche nel caso in cui si utilizzasse l'Anoscopio per eseguire una valutazione strumentale dell’interno dell’ano, il paziente non sarà soggetto a nessun particolare dolore grazie alle ridotte dimensioni dello strumento, il quale sarà opportunamente lubrificato. In alcuni casi lo specialista potrebbe richiedere una valutazione integrale sullo stato del colon, tramite il ricorso ad una Colonscopia Tradizionale o a una Colonscopia Robotica.
Malgrado la prima visita potrebbe risultare emotivamente disagevole per il Paziente, è opportuno ricordare che lo specialista per le Emorroidi è professionalmente preparato e metterà in atto tutti i comportamenti necessari volti a minimizzare o meglio a eliminare qualsiasi forma di imbarazzo per il paziente. Una volta che lo specialista avrà completato la fase diagnostica, si procedura con la stesura di un adeguato piano di trattamento terapeutico. In particolare, già nel corso della prima visita da parte dello specialista sarà possibile determinare la situazione clinica del paziente e pianificare dunque un adeguato trattamento, che potrà essere di varia natura ovvero farmacologico, alimentare, comportamento, etc. A seconda della severità della patologia, potrà essere applicato il miglior protocollo di cura che sarà generalmente accompagnato da successivi controlli da parte dello specialista. E’ senza dubbio opportuno ricordare che nella cura delle Emorroidi è fondamentale l’esperienza, la preparazione e la manualità dello specialista: la moderna scienza mette a disposizione della proctologia molteplici tecniche di cura soprattutto innovative e minimamente invasive, e risulta quindi molto importante il ricorso a specialisti con una adeguata preparazione e riconosciuta esperienza al fine di identificare la migliore soluzione terapeutica per il paziente.
Come si curano le Emorroidi? Nei casi più complessi e dunque nei soli casi selezionati in cui i trattamenti farmacologici non sono indicati o risulteranno comunque non sufficienti, si valuterà l’opportunità di procedere con la pianificazione di un eventuale intervento. Esistono infatti diverse tipologie di trattamenti chirurgici per la cura delle Emorroidi, sia in ambito ambulatoriale sia in ambito di ricovero.
Ambito Ambulatoriale
Lo scopo primario delle tecniche ambulatoriale è quello di decomprimere le vene anali, ovvero decongestionare le vene emorroidali al fine di ristabilire una normalità nel funzionamento delle stesse emorroidi.
- Scleroterapia – E’ una tecnica ambulatoriale che consiste nell'iniettare una particolare sostanza all'interno delle emorroidi con la finalità di sclerotizzarle, in modo da ridurre l’afflusso di sangue e dunque ridurre le dimensioni delle emorroidi
- Legatura Elastica – E’ una delle tecnica più ambulatoriali più utilizzare, e consiste nell'eseguire una legatura intorno alla base delle emorroidi. Nel giro di alcuni giorni dopo l’intervento, le emorroidi verranno espulse naturalmente con successiva cicatrizzazione della ferita provocata dal distaccamento delle emorroidi;
- Laserterapia – Consiste in una tecnica ambulatoriale che permette il taglio delle emorroidi tramite il ricordo del laser, permettendo quindi una cicatrizzazione immediata della ferita, limitando quindi perdite di sangue o dolore post-operatorio.
Ambito Chirurgico
Le tecniche chirurgiche si differenziano dalle tecniche ambulatoriali in quanto permettono una risoluzione duratura nel tempo dal problema delle emorroidi. Inoltre, grazie alle recenti innovazioni mediche, è stato possibile sviluppare nuove metodiche e protocolli che rendono alcuni trattamenti chirurgici non invasivi, eseguibili in ambito di day-hospital e con tempi di recupero post-operatori particolarmente rapidi (3-4 giorni):
- Emorroidectomia secondo Ferguson – E’ una delle più tradizionali tecniche che prevede l’asportazione totale delle emorroidi (Emorroidectomia), con successiva suturazione del taglio chirurgico. Essendo una tecnica tradizionale, ha tempi decorso post-operatori abbastanza lunghi con possibilità di insorgenza di dolore sopratutto nell’atto della defecazione;
- Emorroidectomia secondo Milligan e Morgan – E’ anch'essa una tecnica chirurgica basata sull'esportazione totale delle emorroidi. Si differenzia dalla precedente tecnica in quanto il taglio chirurgico non viene suturato per permettere una cicatrizzazione naturale della ferita. Anche il questo caso il decorso post-operatorio è sufficientemente lungo con presenza di dolore;
- Emorroidopessi con suturatrice meccanica o metodo Longo – questa tipologia di tecnica chirurgica prevede l’esportazione di una parte di canale rettale. La finalità è quella di risollevare il prolasso provocato dalla fuoriuscita delle emorroidi per riportare le parti interessate nella posizione originaria. Il metodo Longo si avvale di un meccanismo che permette la suturazione meccanica che svolge i compiti sia di asportazione del tessuto sia di cucitura della mucosa tramite micro-clips (graffette in titanio) che rimarranno all'interno del tessuto anche dopo l’intervento. Il decorso operatorio in questa tecnica è meno doloroso delle due precedenti tecniche.
- Metodo THD o Dearterializzazione Emorroidaria Transanale – E’ l’ultimo ritrovato per il trattamento delle emorroidi. Si tratta di una tecnica e minimamente invasiva, con decorsi post-operatori particolarmente brevi (3/4 giorni) e che fornisce la possibilità di eseguire l’intervento in day-hospital evitando al paziente lunghe degenze. Questa tecnica mininvasiva prevede la suturazione dell’arteria rettale superiore, riducendo quindi l’afflusso di sangue con conseguente diminuzione delle dimensioni delle emorroidi. In caso di prolasso della mucosa, essa verrà riposizionata nella propria sede naturale. Il metodo THD è un approccio particolarmente voluto in quanto, oltre ai vantaggi precedentemente descritti, permette di fornire all'operatore una precisione elevata grazie al ricorso ad un Anoscopio e ad una sonda Doppler per la corretta individuazione delle ramificazioni dell’arteria rettale superiore.
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