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Segnalato da: laRepubblica, IlGiornale, Salute33, ForumSalute.it
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Otalgia: sintomi, cause e cura del mal di orecchio

Cos'è l'otalgia?


L'otalgia o mal d'orecchio è un dolore che può comparire in forma acuta, bruciante o sorda e colpire uno o entrambi gli orecchi. Si parla di otalgia primaria quando il dolore è causato da un problema all'orecchio stesso. Se, invece, il dolore dipende da una condizione esterna all'orecchio allora si parla di otalgia secondaria. Può colpire persone di tutte le età, anche i bambini. Gli studi, però, dimostrano che i bambini piccoli hanno maggiori probabilità di avere mal d'orecchi rispetto a quelli più grandi e agli adulti.


otalgia o mal d'orecchio


Quali sono i sintomi dell'otalgia?


Il mal d'orecchi tende a manifestarsi negli adulti attraverso sintomi come dolore oppure perdita o abbassamento dell'udito. Se l'otalgia si verifica in un bambino, ai sintomi poc'anzi elencati potrebbero aggiungersene altri, come:


  • Udito ovattato o difficoltà a rispondere ai suoni;
  • Sensazione di orecchio pieno;
  • Tendenza a tirarsi l'orecchio;
  • Difficoltà a dormire;
  • Pianto;
  • Irrequietezza e agitazione;
  • Mal di testa;
  • Perdita di equilibrio;
  • Perdita di appetito.


Quali sono le cause del mal d'orecchio?


L'otalgia primaria, cioè legata a problemi che coinvolgono l'orecchio, potrebbe dipendere da diverse cause, come ad esempio:


  • Disfunzione della tuba di Eustachio (potrebbe essere associata anche ad acufeni);
  • Barotrauma (dolore alle orecchie che può dipendere da un'alterazione della pressione esterna. Un esempio tipico riguarda le immersioni subacquee oppure i voli ad altitudini elevate);
  • Presenza di un corpo estraneo nell'orecchio;
  • Accumulo di cerume;
  • Otite esterna o del nuotatore (spesso legata a infezioni batteriche o fungine che colpiscono il canale uditivo esterno. Può essere causata dal nuoto, dall'utilizzo di apparecchi acustici o cuffie che danneggiano la pelle all'interno del condotto uditivo);
  • Otite media (causata da virus o batteri che si sviluppano in seguito a infezioni delle vie respiratorie superiori);
  • Otite interna (infezione dell'orecchio interno che può manifestarsi con vertigini, perdita dell'udito, nausea, vomito e rapidi movimenti oculari involontari).


L'otalgia secondaria, non essendo correlata a condizioni che riguardano l'orecchio, potrebbe essere causata da:


  • Mal di gola (faringite) o tonsillite;
  • Infezione dei seni nasali (sinusite);
  • Problemi dentali (carie o ascessi dentali);
  • Nevralgia del trigemino;
  • Malattia da reflusso gastroesofageo;
  • Sindrome dell'articolazione temporo-mandibolare (il dolore alle orecchie compare quando si apre la bocca o durante la masticazione. Ciò in quanto la parte ossea di questa articolazione si trova proprio davanti all'orecchio).


Come si diagnostica l'otalgia?


In genere, ci si rivolge al proprio medico di base, il quale potrebbe consigliare al paziente, per un ulteriore approfondimento, una visita otorinolaringoiatrica. Infatti, l'otorinolaringoiatra è il medico specializzato in otorinolaringoiatria, cioè nella diagnosi e nella cura delle patologie a carico di orecchie, naso e gola e del distretto testa-collo. Chiaramente, l'obiettivo della visita è di risalire innanzitutto alla causa del dolore. Conoscendo la causa, infatti, è anche più facile pervenire ad un piano di trattamento che potrebbe aiutare il paziente a superare in maniera definitiva il problema. La visita potrebbe essere arricchita da ulteriori esami, come ad esempio l'esame impedenzometrico, utile per valutare le condizioni dell'orecchio esterno e dell'orecchio medio, e l'esame audiometrico tonale per valutare la capacità uditiva del paziente. In alcune circostanze, potrebbe essere suggerita una risonanza magnetica oppure una TAC per ottenere un quadro più chiaro rispetto a ciò che sta accadendo all'interno dell'orecchio.


Conoscere la causa del mal d'orecchio è importante anche per un'altra ragione. Abbiamo, infatti, visto come il dolore potrebbe essere legato a problemi che coinvolgono l'orecchio ma anche ad altre condizioni. Nel primo caso, o nel caso in cui il dolore dipenda da condizioni che riguardano comunque naso o gola, sarà sempre l'otorinolaringoiatra a seguirti nel percorso che ti porterà alla guarigione. In alternativa, ad esempio in tutte quelle circostanze in cui la causa sia da ricercare in problematiche legate all'articolazione temporo-mandibolare o al reflusso gastroesofageo, verrai indirizzato ad altri specialisti, come gnatologi o gastroenterologi.


Come curare il mal d'orecchio?


Non esiste una cura specifica per il mal d'orecchio, in quanto è necessario innanzitutto risalire alla causa esatta dell'otalgia. Ad esempio, in presenza di un'infezione all'orecchio, il medico potrebbe prescrivere antidolorifici da banco (paracetamolo o ibuprofene) per alleviare il dolore all'orecchio oppure antibiotici. Esistono anche dei rimedi che è possibile utilizzare a casa per tentare di alleviare il mal d'orecchio. Uno di questi consiste nell'applicazione di impacchi caldi o freddi sull'orecchio dolorante. Anche nei bambini, in alcune circostanze, l'otalgia potrebbe scomparire spontaneamente dopo qualche giorno. Consigliamo di contattare il proprio medico se il mal d'orecchi del bambino si protrae per più di due giorni o si accompagna ad altri sintomi come febbre, brividi o congestione.


Se il dolore all'orecchio è causato da un accumulo di cerume, il medico potrebbe prescrivere delle gocce auricolari. Tali gocce potrebbero non soltanto ammorbidire ma anche contribuire ad eliminare il cerume. Il tuo medico potrebbe anche lavare via il cerume usando un processo chiamato lavaggio dell'orecchio, oppure potrebbe usare un dispositivo di aspirazione per rimuovere il cerume. L'otorinolaringoiatra potrebbe ricorrere ad ulteriori procedure, come ad esempio il lavaggio auricolare, oppure utilizzare un apposito dispositivo per la rimozione del cerume.


Si può prevenire l'otalgia?


È possibile mettere in atto alcuni comportamenti che potrebbero ridurre il rischio di contrarre un'otalgia. Ad esempio, potrebbe essere d'aiuto proteggere le orecchie durante un volo in aereo, così da non incorrere in un barotrauma. Altrettanto importante è praticare una buona ed attenta igiene sia all'interno che all'esterno del condotto uditivo. Considerando che il mal d'orecchie può essere legato ad infezioni delle vie respiratorie, per ridurre i rischi è importante lavarsi spesso le mani, soprattutto se si ha la tendenza a toccarsi spesso il naso, la bocca e gli occhi. In tal senso, meglio ridurre al minimo o, se possibile, evitare il contatto con soggetti ammalati.


Restano validi anche altri suggerimenti, come quello di non fumare e di evitare il cosiddetto fumo passivo. Allo stesso modo, gli esperti consigliano di asciugare bene le orecchie dopo aver nuotato, così da ridurre i rischi di comparsa dell'otite esterna o del nuotatore. È bene tenere il più possibile lontano dall'orecchio qualsiasi corpo estraneo. Infine, può essere utile stare alla larga anche dai più comuni allergeni, come polvere o polline.

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